giornate fai autunno 2022

Giornate Fai d’Autunno, riscoprire le bellezze d’Italia

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Giornate Fai d’Autunno, riscoprire le bellezze d’Italia ultima modifica: 2022-10-14T06:54:10+02:00 da Marco Grilli
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Nel prossimo weekend del 15-16 ottobre tornano le Giornate FAI d’Autunno, dedicate al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese

Sabato 15 e domenica 16 ottobre sono le date delle Giornate FAI d’Autunno, il grande evento autunnale di piazza, giunto all’undicesima edizione, che mira a far riscoprire i tesori culturali e naturali del Bel Paese, solitamente non fruibili dal grande pubblico. Due giornate dedicate al patrimonio culturale e paesaggistico italiano, come sempre animate e promosse dai Gruppi FAI Giovani, con l’importante supporto di tutte le Delegazioni, i Gruppi FAI e i Gruppi FAI Ponte tra culture attivi in tutto il Paese.

Il dettaglio delle Giornate FAI d’autunno 2022

Anche quest’anno, come ormai da tradizione, i giovani volontari della Fondazione metteranno a disposizione la loro energia e il loro entusiasmo per aprire al pubblico 700 luoghi speciali in 350 città d’Italia, selezionati perché meritevoli di essere conosciuti e valorizzati e molti dei quali solitamente inaccessibili, dove verranno proposte visite – a contributo libero – che permetteranno ai partecipanti di cogliere lo splendore delle città in cui viviamo e dei territori che ci circondano. Una benefica immersione tra arte, storia e natura e anche una preziosa occasione per approfondire la missione del FAI e prendere consapevolezza, una volta di più, dell’immenso e variegato patrimonio di cultura e ambiente del nostro Paese scrive il Fondo ambiente italiano per la presentazione dell’iniziativa.

In tutte le Regioni d’Italia sarà così possibile ammirare palazzi, ville, chiese, castelli, aree archeologiche, musei, siti militari, esempi di archeologia industriale, luoghi dell’istruzione e centri di ricerca, così come splendori naturalistici con percorsi e visite a parchi, giardini storici e orti botanici, senza dimenticare i consueti itinerari nei borghi. Un viaggio appassionante all’insegna della diffusione di una maggiore “cultura della natura”, come auspica da tempo la Fondazione, dove faranno da Cicerone i preparati giovani del FAI.

Per poter organizzare al meglio queste giornate di svago e cultura, il Fondo ambiente italiano ricorda di consultare il portale Giornate FAI per trovare i luoghi d’interesse e scoprire le modalità di partecipazione, tenendo conto che la ricerca può avvenire per nome, regione, città o attivando la geolocalizzazione per verificare i siti aperti più vicini.

Cliccando sulla scheda del luogo d’interesse si potranno poi facilmente consultare le informazioni sugli orari, le modalità di visita e le curiosità e gli aspetti più interessanti del bene culturale prescelto. Infine, visto che il programma potrebbe variare per circostanze estranee alla volontà della Fondazione, il Fai consiglia di restare aggiornati consultando il sito giornatefai.it e seguendo i suoi canali social.

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La campagna FAI “Ricordiamoci di salvare l’Italia”

Le Giornate FAI d’autunno s’inseriscono all’interno della campagna di raccolta fondi “Ricordiamoci di salvare l’Italia”, organizzata ogni anno dal FAI proprio nel mese di ottobre, naturalmente nel pieno rispetto delle norme di sicurezza sanitaria.

L’adesione a questa importante iniziativa può avvenire non solo partecipando alle Giornate FAI d’Autunno, ma anche con l’iscrizione alla Fondazione, per accedere alle aperture riservate agli iscritti in occasione delle Giornate di Primavera e d’Autunno FAI e sostenere la sua missione che è quella di “promuovere in concreto una cultura di rispetto della natura, dell’arte, della storia e delle tradizioni d’Italia e tutelare un patrimonio che è parte fondamentale delle nostre radici e della nostra identità”. Altre forme di sostegno sono la donazione di due o cinque euro con un SMS al 45583 dal 4 al 23 ottobre, o l’adesione alle iniziative promosse dalle aziende partner della campagna.

Il contributo risulta fondamentale per sostenere le attività di valorizzazione, restauro e manutenzione del FAI, che dal 1975 ha posto in salvo e ottenuto la gestione di 71 beni tra monumenti e luoghi naturalistici, protegge la bellezza di 7.050.000 mq di paesaggio italiano, tutela 72.000 mq di edifici storici e artistici e, non da ultimo, valorizza 498.000 mq di giardini e parchi storici. 

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I luoghi aperti a Torino e dintorni 

Se per l’occasione durante le Giornate Fai d’autunno vi trovate nel torinese e preferite una gita fuori porta tra cultura, spiritualità e natura, il FAI darà l’occasione di visitare il Castello e Parco di Masino a Caravino; il Palazzo Doria, la Cappella di Robaranzino, il Duomo di San Giovanni Battista e le Chiese di San Giuseppe e San Martino di Liramo a Ciriè; il Castello Canalis e il cavallo di Vittorio Alfieri a Cumiana; la Chiesa di San Sebastiano a Pecetto Torinese; il Santuario Madonna della Bassa a Rubiana; Palazzo Cacherano e Palazzo Ricca di Castelvecchio a Bricherasio; il Santuario di San Vito Martire a Nole e Villa Tabusso e la Pinacoteca comunale Francesco Tabusso a Rubiana.

Ce n’è per tutti i gusti, come è facile capire. Per coloro che preferiscono rimanere in città è aperta la Biblioteca Silvio Curto del Museo Egizio, una delle poche biblioteche egittologiche in Italia, costruita negli anni ’70 dell’Ottocento e dotata di una collezione specialistica di egittologia, papirologia e museologia. Con la prenotazione delle Giornate FAI sarà possibile pure visitare il Museo Egizio al prezzo ridotto di 12 euro.

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Rimanendo in tema di biblioteche, senza prenotazione sarà possibile visitare il Campus Einaudi con la sua biblioteca storico-economica-giuridica, inaugurato nel 2012 e progettato dall’archistar britannica Norman Foster. Per la Cnn si tratta di uno dei dieci edifici moderni più spettacolari del mondo. Attualmente ospita i Dipartimenti di Giurisprudenza, Scienze Politiche, Economia e Statistica dell’Università di Torino, nonché la  Biblioteca Norberto Bobbio, la seconda più grande del Piemonte.

Per le Giornate FAI aprono le porte pure di un luogo generalmente chiuso, l’Accademia di Agricoltura con la sua biblioteca storico-naturalistica. Antica dimora ottocentesca di Eleonora dei conti Massel, il palazzo fu ceduto dalla sua ultima erede all’Istituto Salesiano per le Missioni, che ne vendette una parte all’Accademia di Agricoltura nel 1951. Di particolare interesse sono la Sala delle Adunanze, con affreschi realizzati da Rodolfo e Luigi Morgari, e un pavimento intarsiato di Gabriele Capello. La biblioteca comprende seimila volumi e le corrispondenze fra l’Accademia e alcuni soci come Camillo Benso conte di Cavour e Luigi Einaudi. Notevoli i 500 libri antichi di cui otto cinquecentine.  I volumi, alcuni illustrati, trattano argomenti attinenti all’agricoltura in tutte le sue sfaccettature.

Un’altra occasione è rappresentata dalla Curia Maxima con la sua biblioteca storico-giuridica. Fin dal 1879 il Comune di Torino, proprietario dell’intero complesso della Curia Maxima, concesse locali a titolo gratuito per la sede del Consiglio dell’Ordine Avvocati e per la costituenda biblioteca, il cui primo nucleo, risalente al 1889, è stato poi riccamente implementato con le collane, le riviste giuridiche, le monografie e, di recente, con l’indice in forma digitale di tutto il patrimonio bibliografico. La Giornata FAI prevede in conclusione la visita alle aule oggi intitolate a Juvarra e Bobbio e già sedi delle Assise che ospitarono processi storici come quelli dei martiri del Martinetto e delle Brigate Rosse. L’incontro terminerà con la visione del documentario “Avvocato” in ricordo del Presidente del consiglio dell’Ordine Fulvio Croce, ucciso dalle Brigate Rosse.

Accontentati anche gli appassionati di storia militare, che potranno visitare il Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito, con la sua biblioteca storico-militare. Il settecentesco Palazzo Arsenale rappresenta uno dei più imponenti edifici torinesi, unica testimonianza e vero cuore del complesso infrastrutturale del “Regio Arsenale”. Si tratta di un luogo profondamente legato alla città, patrimonio della tradizione e della storia piemontese. La Scuola di Applicazione spicca per l’eredità dei grandi personaggi che l’hanno frequentata e resa celebre in tutta Europa, tra illustri intellettuali e scienziati, grandi politici e generali. Particolare attenzione sarà posta alla descrizione dell’aspetto storico e architettonico. Sarà visitabile la Biblioteca del Comando, nonché Biblioteca militare del Presidio di Torino, che trae le sue origini dalla Biblioteca sorta presso la Reale Accademia Militare di Torino nel 1678.

Il weekend sta arrivando, concedetevi un tuffo salutare nelle bellezze culturali e naturalistiche del nostro stupendo Paese.

Giornate Fai d’Autunno, riscoprire le bellezze d’Italia ultima modifica: 2022-10-14T06:54:10+02:00 da Marco Grilli
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Laureato in Lettere moderne, giornalista pubblicista e ricercatore in storia contemporanea, è consigliere dell’Istituto storico grossetano della Resistenza e dell’Età contemporanea. Nei suoi studi si è occupato di Resistenza, stragi nazifasciste e fascismi locali, tra le sue pubblicazioni il volume “Per noi il tempo s’è fermato all’alba. Storia dei martiri d’Istia”. Da sempre appassionato di tematiche ambientali, ha collaborato con varie testate online che trattano tali aspetti. Vegetariano, ama gli animali e la natura, si sposta rigorosamente in mountain bike, tra i suoi hobby la corsa (e lo sport in generale), il cinema, la lettura, andar per mostre e la musica rock.

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