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Stress e vita frenetica, cosa comportano

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Stress e vita frenetica, cosa comportano ultima modifica: 2022-07-12T03:41:13+02:00 da Redazione eHabitat.it
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Nel contesto attuale, dove lo stile di vita è sempre più frenetico, lo stress aumenta e così anche la probabilità di incorrere in vari disturbi annessi, come quelli gastrici psico-somatici.

Stress e vita frenetica, possono causare disturbi di natura anatomica, oppure alimentare, funzionale, ormonale o dovuti all’utilizzo di determinati farmaci. Eppure, fasi di forte affaticamento e tensione, specialmente se prolungate, possono avere un ruolo rilevante nello sviluppo di gastrite nervosa o di reflusso esofageo.

Sintomi del reflusso gastroesofageo

Per quanto riguarda i sintomi del reflusso gastroesofageo, si possono rintracciare bruciore dietro lo sterno e rigurgito acido in bocca. Oltre a queste evidenze, esistono sintomi atipici o extra-esofagei, così chiamati perché coinvolgono le vie respiratorie: tosse secca, asma, raucedine, abbassamento della voce, necessità di schiarirsi la voce e insonnia.

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Sintomi della gastrite nervosa

La gastrite nervosa, invece, consiste in un’infiammazione della parete interna dello stomaco, dovuta appunto dall’effetto corrosivo dei succhi gastrici. Tra i suoi sintomi ritroviamo il bruciore di stomaco, a livello dell’addome superiore, cattiva digestione data dalla presenza dell’infiammazione che altera le funzioni digestive e lo svuotamento gastrico, con un forte senso di gonfiore, avvertiti in particolare dopo i pasti. Può inoltre subentrare un calo dell’appetito, non di frequente accompagnato da nausea e vomito.

I fattori di stress che provocano disturbi gastrici

Lo stress, in tutto ciò, potrebbe essere un fattore di rischio nello sviluppo di stili di vita errati, che a loro volta provocano un’irregolarità nel processo digestivo che coinvolge in particolare i succhi gastrici.

In tutto questo, condurre una vita frenetica in cui si saltano i pasti, oppure mangiare velocemente e assumere junk food, sono abitudini sconsigliate e purtroppo frequenti in età lavorativa, dove la stanchezza e i disturbi gastrici di natura psico-somatica trovano il loro habitat perfetto, essendo cause ed effetti reciproci.

Inoltre, per quanto riguarda i sintomi del reflusso gastroesofageo quanto quelli della gastrite nervosa e il loro legame con lo stress, è stato evidenziato che periodi intensi di ansia e nervosismo possono causare un’iperattività dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene, che regola le attività fisiologiche in risposta agli stati emotivi.

Le cause di reflusso e gastrite nervosa

Tale iperstimolazione, nel reflusso, aumenta la produzione di succhi gastrici, danneggiando la mucosa dello stomaco, il che favorisce la risalita di acido e bile attraverso l’esofago, provocando così il reflusso.

Nella gastrite nervosa, invece, i succhi digestivi acidi in eccesso possono superare lo strato di muco a protezione della parete dello stomaco, danneggiando così la mucosa protettiva e provocando irritazioni e arrossamenti. Queste caratteristiche tipiche della gastrite, in tale particolare contesto, possono presentarsi in chi vive momenti particolarmente stressanti, in persone eccessivamente emotive, o in chi soffre di stati ansiosi.

Rimedi contro i disturbi gastrici da stress

Come rimediare naturalmente a questo tipo di disturbi? Oltre all’apporto farmacologico, per cui occorre consultare un parere medico, un consiglio è quello di mantenere un’alimentazione adeguata. 

Meglio evitare l’assunzione di caffè al mattino, perché incrementa la produttività di acido cloridrico. Inoltre, se accompagnato al latte, può rendere la digestione più lunga.

Bisognerebbe limitare l’assunzione di alimenti molto grassi e che rallentano la digestione. Evitare il consumo eccessivo di fibre, perché complesse da digerire, e consumare, invece, la frutta ad inizio pasto. Infine, sarebbe preferibile bere lontano dai pasti, perché l’acqua diluisce i succhi gastrici ostacolando la digestione.

Certamente, praticare attività ginniche e/o rilassanti, come fare lunghe camminate, può aiutare a sciogliere le tensioni nervose che spesso contribuiscono all’insorgere di disturbi di carattere psicosomatico.

Camminare fa bene sempre ma è passeggiare nella natura a dare il beneficio più grande

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