Mare Monstrum, Legambiente presenta la 23esima edizione del rapporto e diffonde i dati relativi alle aggressioni all’ecosistema marino.
Mare Monstrum, Legambiente presenta la 23esima edizione del rapporto.
Il dossier è elaborato dall’Osservatorio nazionale Ambiente e Legalità di Legambiente su dati di forze dell’ordine e Capitanerie di porto.
Nel 2021 sono stati contestati 55.020 reati, una media di 75 ogni chilometro, ossia un illecito ogni 133,3 metri.
L’anno scorso sono state inflitte 24.900 sanzioni.
Le persone arrestate o denunciate sono state 20.485, 7.021 i sequestri, 392 le società denunciate e 270 quelle sanzionate.
Tra sequestri e sanzioni, il business del mare violato è di oltre 626 milioni di euro, in flessione rispetto al 2020. La maggior parte delle misure riguarda l’inquinamento e i rifiuti, con oltre 577 milioni di euro.
Le regioni con più illeciti
Secondo il dossier, a guidare la classifica delle aggressioni dell’ecosistema marino è, anche nel 2021, la Campania.
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A seguire troviamo Sicilia, Puglia, Toscana, Calabria e Lazio.
Prima regione del nord, invece, è il Veneto.
Nelle quattro regioni a “tradizionale presenza mafiosa” (Calabria, Campania, Puglia, e Sicilia) si concentra il 46,1% di tutti i reati e gli illeciti amministrativi accertati nel nostro Paese.
Analizzando, invece, i reati per chilometri di costa, la classifica cambia radicalmente.
Il primo posto è della Basilicata, seguita da Abruzzo, Molise, Emilia-Romagna, Veneto e Campania. Il fattore di pressione di gran lunga prevalente rimane quello del ciclo illegale del cemento, dalle villette abusive all’occupazione illegale delle spiagge, che da solo rappresenta il 50,3% del totale degli illeciti accertati.
Seguono l’illegalità connessa ai fenomeni d’inquinamento e alla gestione dei rifiuti (25,3%) e dalla pesca di frodo (20,8%). Chiudono questa classifica, con il 4%, le violazioni relative al Codice della navigazione anche nelle aree marine protette.
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Il responsabile dell’Osservatorio Ambiente e Legalità di Legambiente, Enrico Fontana, sottolinea che: “solo potenziando le attività di controllo e rafforzando gli interventi normativi, in primis quelli contro l’abusivismo, con l’affidamento ai prefetti delle demolizioni quando i Comuni non le eseguono, e quelli contro la pesca illegale, si può fronteggiare l’assalto degli ecocriminali e dei predoni del mare”.
[Foto di Eleonora Anello]