Il Direttore generale della Fao lancia un appello ai leader del G20 affinché prendano misure per assicurare il corretto funzionamento dei sistemi alimentari globali
È accaduto nel corso dell’ultimo vertice straordinario G20 sul Covid-19 del 26 marzo, il primo a tenersi in videoconferenza. Il Direttore generale della Fao Qu Dongyu da Roma ha invitato i leader dei paesi del G20 a prendere misure che garantiscano il corretto funzionamento dei sistemi alimentari globali, in questo momento di emergenza causato dalla diffusione del Covid-19.
“La pandemia Covid-19 sta colpendo i sistemi alimentari e tutte le dimensioni della sicurezza alimentare in tutto il mondo”, ha detto Dongyu. “Nessun paese è immune”.
Ha poi aggiunto, “Dobbiamo garantire che le catene del valore degli alimenti non vengano interrotte, continuino a funzionare bene e promuovano la produzione e la disponibilità di alimenti diversificati, sicuri e nutrienti per tutti”.
Sono sempre di più i Paesi che, come l’Italia, per contenere l’avanzata dell’epidemia, scelgono di limitare o vietare gli spostamenti interni. Il Direttore Generale ha affermato che tali blocchi o limitazioni alla circolazione potrebbero determinare interruzioni nella produzione, trasformazione, distribuzione e vendita degli alimenti, sia a livello nazionale che globale, con conseguenze potenzialmente “immediate e gravi” su coloro che sono raggiunti da queste misure.
In particolare, tra tutti chi più rischia sono i più poveri e vulnerabili. Categoria che, ha avvertito Dongyu, sembra destinata ad allargarsi inesorabilmente. Le misure di contenimento messe in atto in molti paesi, e il conseguente rallentamento delle attività economiche, la riduzione dei redditi e la perdita di posti di lavoro, rischiano infatti di penalizzare un numero sempre maggiore di persone.
Perciò, ha affermato Dongyu, “i governi dovrebbero rafforzare i meccanismi di sicurezza sociale per garantire il loro accesso al cibo”.
Finora i mercati alimentari globali non hanno mostrato difficoltà, ha tranquillizzato Dongyu, ma i timori aumentano e c’è bisogno di misure che garantiscano il corretto funzionamento dei mercati alimentari nazionali e internazionali, quali fonte di approvvigionamento alimentare trasparente, stabile e affidabile.
“Dobbiamo far sì che il commercio agricolo continui a svolgere il suo importante ruolo rispetto alla sicurezza alimentare globale e alla migliore nutrizione”, ha detto Qu.
Facendo riferimento alla crisi alimentare che scosse i mercati delle commodities nel 2008, il Direttore generale ha dichiarato che l’incertezza di allora innescò un’ondata di incertezza, sfociata in un’eccessiva volatilità dei prezzi, a danno dei paesi a basso reddito importatori netti di prodotti alimentari.
“Ora più che mai dobbiamo ridurre le incertezze”, ha concluso Dongyu, “per garantire che i mercati alimentari nazionali e internazionali continuino ad essere una fonte trasparente, stabile e affidabile di approvvigionamento alimentare”.
Per riuscirci, la Fao e l’Agricultural Market Information System – AMIS, lanciato nel 2011 dal G20, continueranno a monitorare i mercati alimentari e a fornire informazioni tempestive, in modo che tutti possano operare scelte consapevoli.