Agricoltura biologica a Cannara con le oche al posto dei diserbanti. In vigna per eliminare l’erba infestante tra i filari non più i trattori a gasolio ma gli animali liberi al pascolo. L’agricoltura si autosostiene e l’ambiente è salvo
Era il 2004 quando cercando un approccio naturalistico al loro fare, l’azienda vinicola Di Filippo, di Cannara (PG) si avvicina all’agricoltura biologica e biodinamica. Dalla sinergia tra il campo e la foresta (Agroforestry), nascono prodotti buoni e un comportamento non invasivo dell’uomo verso la natura.
Agroforestry che cos’è? Semplicemente in un campo dove sono seminati alberi da frutto o pioppi da carta, venivano, fin dagli anni Settanta, seminati grano, fave o fagioli dando vita ad un sinergismo tra le colture. Le leguminose apportavano azoto al terreno oltre ad avere una doppia produzione. Inoltre si aumentava la produttività del 40%.
“Oggi questa filosofia si estende e nascono sinergie con gli allevamenti: con le oche è facilmente comprensibile, sono erbivore puliscono e concimano la terra, e abbiamo una doppia produzione” racconta Roberto Di Filippo, il titolare dell’azienda. “Migliora la qualità dell’uva, perché le oche concimano il terreno con il letame e migliora la qualità delle carni, con animali allevati allo stato brado”.
Dunque stop ai diserbanti nelle coltivazioni a favore della salute dei consumatori e delle colline umbre e stop al carburante che l’uso di falciatrici e trattori comporterebbe. Le oche libere di pascolare tra i filari e l’utilizzo dei cavalli per trainare il calesse è la soluzione green della famiglia Di Filippo.
Agricoltura biologica: 30 ettari, che guardano Assisi, adagiati su colline splendidamente esposte al sole tra Torgiano e Montefalco nel cuore dell’Umbria.
“L’agricoltura è il nostro mestiere…” Inizia così il racconto dell’agricoltore Roberto. Con la sua famiglia lavorano la terra nel rispetto della natura in un costante equilibrio tra l’uomo, la terra, gli animali e le piante.
“La ricerca eccessiva della produttività degli ultimi anni ha portato ad abbandonare questa pratica antica penalizzando la qualità a favore di un rendimento. Ho trovato esempi di oche nei campi di cotone in Giappone e Stati Uniti” racconta per noi e aggiunge: “Ben venga la tecnologia, noi la rispettiamo, ma quando è contro la persona e non porta benefici è dannoso utilizzarla dal punto di vista salutistico, qualitativo e etico”.
Ma quanto costa allontanarsi dall’agricoltura convenzionale? “Con l’utilizzo dei cavalli al posto dei trattori, addirittura c’è un risparmio. Ovvio ci vuole passione e dedizione verso l’animale. Il costo è nell’impegno umano ed è un costo più che sostenibile, una gioia”.
Dati alla mano: 100 litri di carburante a ettaro per trattore e falciatrice risparmiati all’ambiente è un fatto da non sottovalutare
L‘agricoltura biologica e biodinamica è la strada giusta da percorrere per interrompere la serie di azioni irresponsabili che l’uomo ha intrapreso ai danni dell’ambiente.
La reale intenzione di ridurre l’inquinamento e puntare alla tutela della salute dell’uomo e dell’ambiente può avere una soluzione.

Sono 80/100 le oche necessarie a pulire un ettaro di vigna, a Montefalco lavorano ben 400 esemplari di energiche oche operaie che scorrazzano libere cibandosi solamente di erba.
Così come l’impiego dei cavalli da lavoro (Draught Horses) che contribuisce non soltanto a preservare la fertilità del terreno, ma anche a mettere in pensione i trattori. Trainano il calesse, collaborano per arare il campo e trasportano i turisti per la vigna.
Proprio nella fertilità del terreno è concentrata l’attenzione nell’agricoltura biodinamica, si nutre la pianta curando il terreno con microrganismi naturali derivati dal letame di mucca seminati con cura.

Ancora una volta, così come per tutelare i diritti degli animali, l’equilibrio tra l’uomo e l’ambiente passa attraverso la riduzione dei consumi e l’abbandono degli allevamenti intensivi.
L’azienda vinicola Di Filippo, così come molte altre realtà italiane, ha scelto un’agricoltura biologica e biodinamica ottenendo vini eccellenti. Un esempio di come sia possibile e oltremodo gratificante lavorare con rispetto la terra.
