Da oggi 2 agosto 2017, consumiamo più risorse di quante la Terra riesca a rigenerarne in un anno.
L’Earth Overshoot Day, letteralmente il “giorno di superamento (delle risorse) della Terra”, è il giorno dell’anno dopo il quale consumeremo più di quanto il pianeta Terra possa riprodurre in 365 giorni.
Nel 1975 è stato il 28 novembre, nel 1997 l’8 ottobre, nel 2011 il 27 settembre, nel 2015 il 13 agosto, nel 2016 l’8 agosto: quest’anno come detto cade proprio oggi 2 agosto 2017.

Che cos’è l’Earth Overshoot Day
Quando parliamo di Earth Overshoot Day parliamo del bilancio annuale, condotto dall’organizzazione ambientale internazionale Global Footprint Network (GFN), che indica l’equilibrio tra i consumi delle risorse terrestri da parte degli esseri umani e il loro effettivo rigenerarsi in un anno.
Questa è la definizione che ne dà l’associazione: «L’overshoot ecologico si verifica quando i bisogni umani superano la capacità rigenerativa di un ecosistema naturale. L’overshoot globale avviene quando l’uomo richiede più risorse e produce più rifiuti, come la CO2, di quanto la biosfera possa rigenerare e assorbire. L’Earth Overshoot Day è la data in cui la domanda antropica di risorse e servizi forniti dagli ecosistemi naturali in un certo anno supera la quantità che la Terra può rigenerare durante quello stesso anno. Da questa data in poi il bilancio va in deficit, poiché consumiamo riserve e accumuliamo rifiuti, soprattutto CO2 nell’atmosfera».
Come si è visto, di anno in anno questo equilibrio si riduce e compromette per sempre le possibilità di riprodurre le risorse consumate della Terra.

Cosa possiamo fare?
Secondo la GFN possiamo ancora cambiare le cose: per esempio, se riduciamo le emissioni di CO2 (anidride carbonica) del 50%, possiamo spingere indietro di tre mesi la data dell’Earth Overshoot Day.
Ecco alcuni dati che inducono alla riflessione:
- stare con la luce accesa per circa 4 ore produce 0,2 kg di CO2
- fare una doccia produce 1 kg di CO2
- un lavaggio in lavastoviglie emette nell’aria 1 kg di CO2
- un freezer attivo genera 40 gr di CO2 all’ora
- percorrere 10 km con un’automobile a benzina significa emettere 2 kg di CO2 nell’aria
- riscaldare un appartamento di 60 metri quadri emette nell’aria 20 kg di CO2

Le buone pratiche della GFN
Oltre a dimezzare le emissioni di anidride carbonica nell’aria, la GFN descrive alcune buone pratiche che, se compiute da tutti, porterebbero indietro di anno in anno la data dell’Earth Overshoot Day:
- Ridurre il consumo di carne (rispetto alla produzione di una tonnellata di grano servono 14 volte più terreni biologicamente produttivi per produrre 1 tonnellata di carne bovina)
- Usare le biciclette anche per andare a lavoro (le automobili sono responsabili del 19,7% delle emissioni di carbonio nell’aria)
- Informarci per essere consapevoli (di quanti Pianeti uguali alla Terra avremmo bisogno se tutti nel mondo vivessero con lo stile di vita medio del nostro Paese? Quale Paese ha la più grande impronta di carbonio? Porci delle domande sulla provenienza e l’uso delle risorse è il primo passo verso la gestione più saggia delle stesse)
- Incrementare le strategie di pianificazione urbana e di sviluppo urbano sostenibili per equilibrare l’offerta di capitale naturale e la domanda della popolazione
- Ridurre gli sprechi alimentari (Secondo l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura, si spreca ogni anno 1,3 miliardi di tonnellate di cibo)
Nel rapporto annuale della GFN si legge: «Guadagnare cinque giorni ogni anno è indispensabile per tornare in equilibrio prima del 2050».
Quindi forza, uniamoci per attuare le buone pratiche descritte sopra e far rivivere e respirare la Terra!
