Copenhagen pista ciclabile

Sulla pista ciclabile di Copenhagen un poggiapiedi per dire grazie ai ciclisti urbani

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Sulla pista ciclabile di Copenhagen un poggiapiedi per dire grazie ai ciclisti urbani ultima modifica: 2015-02-09T08:00:43+01:00 da eleonora anello
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Bella l’immagine che arriva dalla pista ciclabile di Copenhagen e che raffigura un poggiapiedi per ciclisti urbani che dice: “Hey ciclista grazie per usare la bici

Super-condivisa in rete l’immagine, postata da Bikeitalia e che potete vedere in copertina, che arriva dalla pista ciclabile di Copenhagen e che raffigura un atto gentile, un ringraziamento rivolto ai ciclisti.

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Un gesto del genere in Italia è arrivato dritto al cuore di quei cittadini che nonostante tutto, imperterriti, utilizzano la bicicletta per i loro spostamenti quotidiani. Alla vista di tanta cortesia, le reazioni che si sono scatenate sul web sono state svariate, ironiche e colorite: c’è chi si è commosso, chi si ostina a fare paragoni, chi invoca civiltà anche per noi… almeno un po’.

Successo e stupore dimostrano come Italia e Danimarca siano paesi molto diversi tra loro e, per quanto riguarda il trasporto a pedali, possiamo con tutta tranquillità affermare che i due contesti stanno agli antipodi.

Pista ciclabile di Copenhagen

Anche in questi casi, sono i piccoli particolari che fanno la differenza. L’Italia appare del tutto impreparata e, molto probabilmente, da noi una struttura simile verrebbe scambiata per una pensilina dei carrelli della spesa. E invece no. Per chi non l’avesse compreso, si tratta di un comodo poggiapiedi per ciclisti urbani. Una coccola che riporta il seguente messaggio: “Hey ciclista, appoggia il tuo piede qui e grazie per usare la bici in città”.

Ma non sono solo i cittadini a non essere pronti, neppure le istituzioni sono all’altezza. A Copenhagen, molte iniziative a favore dell’utilizzo della bicicletta sono portate avanti dalle istituzioni, sia pubbliche che private. Questa in particolare è stata promossa da “I bike CPH”, una campagna che mira a diffondere la cultura della bicicletta, da poco diventata un APP per ottimizzare gli spostamenti su due ruote in città.

I bike CPH

Se attraverso questa istantanea, diventata immagine virale, la capitale danese si conferma un luogo, o meglio, un paradiso per ciclisti, in realtà anche su al Nord non è tutto oro quello che luccica. Come direbbe Shakespeare nell’Amleto: “Something is rotten in the state of Denmark” (“C’è del marcio in Danimarca”): secondo un articolo del Guardian, pare infatti che negli ultimi anni a Copenhagen la situazione ciclistica sia fuori controllo. La quantità di ciclisti è aumentata talmente tanto che le piste ciclabili stentano a contenerla.

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L‘intenso traffico delle due ruote e i disagi che questo comporta fanno desistere le famiglie a spostarsi con i propri figli durante le ore di punta, pur avendo a disposizione piste ciclabili che ai nostri occhi appaiono come autostrade. A quanto dice l’articolo, tutto questo caos finisce per generare nervosismo, comportamenti maleducati, scontrosi e arroganti da parte dei ciclisti nei confronti dei ciclisti stessi. Se vogliamo aggiungere la ciliegina sulla torta, dopo i tragitti nel traffico, il ciclista non trova parcheggio.

copenhagen-parking bike

Preso atto della situazione, non so voi, ma io continuo a invocare una “dittatura culturale delle piste ciclabili”. Per conquistare spazi e diritti della mobilità sulle due ruote, ne diverrei volentieri suddita. E anche se a Copenhagen regna il malumore tra i ciclisti, farei volentieri cambio con la nostra situazione in Italia. Speriamo di vederci presto tutti in fila, sorridenti, sulle piste ciclabili.

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Vive a Torino. E' giornalista pubblicista, laureata in scienze della comunicazione. Vegetariana ed ecologista, è appassionata di ambiente e di come viene comunicato. Ama il sole e non potrebbe fare a meno del mare. Si sente la paladina dell'ambiente. Per fortuna nella vita privata è mamma di due splendide bimbe che la portano con i piedi per terra. Odia parlare in pubblico e per questo... scrive.

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