Incentivare l’utilizzo della bicicletta nei mesi più freddi dell’anno: è questa la nuova scommessa dell’amministrazione della città di Oslo e del programma Sykkelprosjektet. Con lo slogan “ti ringrazio per usare la bicicletta in inverno” la sindaca Marianna Borgen invita i suoi concittadini a muoversi in modo sostenibile, anche con il freddo, per il bene dell’ambiente.
In una città in cui la bicicletta è scelta da tantissime persone come mezzo di trasporto quotidiano, il comune ha deciso, per il mese di novembre (dal 7 al 19), di programmare una serie d’iniziative per motivare i residenti a preferire le due ruote anche nei mesi invernali. Per mantenere alto il morale e confortare lo spirito dei ciclisti infreddoliti, il Comune ha premiato i suoi cittadini virtuosi consegnando, sulle piste ciclabili del centro, le goodie bags, ossia sacchetti di carta con la colazione. Un bel modo per iniziare la giornata, un gesto gentile che regala buon umore, che crea spirito di aggregazione e unisce le persone.
Per utilizzare la bicicletta in inverno è importante avere la giusta attrezzatura: oltre a un abbigliamento caldo per ripararsi dal rigore delle temperature, per garantire la sicurezza del ciclista è importante munire la bicicletta di pneumatici invernali. Il comune di Oslo ha previsto una campagna di promozione con sconti fino al 20% per chi acquista le gomme dai partner convenzionati mentre cento fortunati potranno montarli gratuitamente partecipando a un concorso, indetto nelle scorse settimane. Con piste ciclabili sicure e sempre percorribili, incentivi per l’acquisto dell’attrezzatura necessaria per muoversi nei mesi freddi e il regalo della colazione, offerta con un sorriso dai volontari, l’iniziativa non potrà che essere un successo.
Incentivare la mobilità sostenibile è la strategia più efficace per garantire città più vivibili, meno inquinate e a misura d’uomo.
In Italia, purtroppo, siamo molto lontani da questa realtà perché la mobilità sostenibile per le amministrazioni non sembra essere una priorità, ma una seconda scelta. Speriamo che le cose possano presto cambiare. In passato qualcuno, a livello privato, ci ha già provato, ad esempio a Torino con la Bike Breakfast. Non possiamo che augurarci che molti seguano questi esempi virtuosi per il bene dell’ambiente, della salute dell’uomo e del futuro dei più piccoli.