La FAO ha deciso che il 2024 sarà l’Anno Internazionale dei Camelidi, un gesto per promuovere la salvaguardia di questi mammiferi essenziali per la sopravvivenza di comunità ed ecosistemi ad essi collegati
Il 2024 sarà l’Anno Internazionale dei Camelidi. Questo è quanto la FAO (Organizzazione delle Nazioni unite per l’alimentazione e l’agricoltura) ha deciso di attualizzare per l’anno corrente.
Si tratta di un’iniziativa che deriva da una proposta del governo boliviano, la cui approvazione da parte dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite risale al 2017. Nello specifico, l’ufficializzare l’Anno Internazionale dei Camelidi ha come principale obiettivo quello di diffondere una maggiore conoscenza su questi animali, di modo tale da garantirne un’adeguata tutela.
Per l’appunto, questa specie ricopre un ruolo di fondamentale importanza sotto innumerevoli punti di vista. Invero, i Camelidi provvedono al mantenimento di milioni di persone in oltre 90 paesi, sostenendone la crescita economica e sociale. Inoltre, essi sono anche rappresentanti eccellenti della conservazione della biodiversità e dell’adattamento ai cambiamenti climatici.
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Una risorsa culturale, economica e ambientale da proteggere
Cammelli, dromedari, alpaca, lama, guanachi e vigogne. Questi animali fanno tutti parte dei Camelidi, vale a dire dei mammiferi artiodattili che vivono in Asia, in Africa e nell’America del Sud. E sono proprio loro gli indiscussi protagonisti dell’Anno Internazionale dei Camelidi che caratterizzerà l’intero corso del 2024.
Precisamente, il progetto della FAO intende sensibilizzare l’opinione pubblica e i governi sull’importanza che queste specie ricoprono a livello culturale, sociale, economico ed ambientale. Istituendo differenti iniziative in tal senso, il fine dell’Organizzazione è quello di incoraggiare maggiori investimenti per la loro tutela e salvaguardia.
In primo luogo, suddetti animali sono un’inestimabile risorsa nella sicurezza alimentare e nella lotta alla fame per molteplici comunità. Producendo latte, carne, fibre e fertilizzanti, i Camelidi rivestono inoltre una funzione significativa nella crescita economica e nella riduzione della povertà presso le popolazioni che abitano territori desertici. Laddove altre creature non potrebbero sopravvivere alle avverse condizioni climatiche, questi mammiferi si sono adattati alla perfezione.
Denominati “navi del deserto”, riescono infatti a coprire lunghe distanze in zone impervie senza aver bisogno d’acqua. Questa particolarità permette loro di essere un aiuto concreto nel trasporto di merci e persone.
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In aggiunta, simboli di resistenza ai cambiamenti climatici, tali animali ricoprono un ruolo significativo nell’uso sostenibile degli ecosistemi terrestri. Una ragione in più per studiarli e difenderli in occasione dell’Anno Internazionale dei Camelidi.