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Carne coltivata vietata, l’Italia è il primo paese al mondo

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Carne coltivata vietata, l’Italia è il primo paese al mondo ultima modifica: 2023-11-22T07:16:56+01:00 da Claudia Alo
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La carne coltivata è stata vietata dalla nuova legge approvata il 16 novembre ed è l’ennesimo segno di un Governo a cui sembra non interessare il benessere degli animali e le opinioni delle associazioni che li tutelano

La carne coltivata è vietata, questo è quello che emerge dal nuovo disegno di legge approvato dalla Camera dei deputati pochi giorni fa con 159 voti favorevoli, presentato dal ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida.

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L’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) si rivolgerà all’Unione Europea affinché possa valutare l’opportunità di avviare una procedura d’infrazione.

«Dal punto di vista del benessere animale, la carne coltivata è un’alternativa etica alla produzione di carne», commenta Massimo Comparotto, presidente dell’Oipa. «Anche se la produzione di carne coltivata richiede l’utilizzo di cellule animali, può rappresentare un’alternativa cruelty-free alla produzione di carne che può andare incontro a chi ancora non ha abbracciato la scelta vegetariana o vegana, che noi comunque auspichiamo».

Che cos’è la carne coltivata?

La carne coltivata (o carne pulita) è un prodotto di carne animale originata da cellule staminali allevate in laboratorio. Essenzialmente, vengono prese cellule da animali, normalmente allevati per produrre carne, che vengono usate come ‘starter’ per far crescere la carne al di fuori dell’animale.

È uno degli obiettivi delle start up internazionali, le quali promettono di rendere questo prodotto accessibile a tutti, di ridurre l’impatto ambientale, liberare i terreni utilizzati per l’agricoltura animale ed evitare la macellazione di milioni di animali ogni giorno.

La nuova legge 

Si tratta di un provvedimento che è stato votato solo dalla maggioranza, in quanto il Movimento 5 Stelle ha votato contro e il PD si è astenuto. Per la destra, dunque, si tratta di un provvedimento che punta alla difesa del “Made in Italy e della qualità e vieterà di produrre, consumare e mettere in commercio «cibi e mangimi generati a partire da colture cellulari».

L’Italia, per questo, diventa il primo paese al mondo a vietare la carne coltivata.

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È previsto il divieto di produzione e vendita di carne coltivata e, inoltre, si vieta ai prodotti vegetali di usare denominazioni (come “burger”, “cotoletta” o “bistecca”) che ricordano i prodotti di origine animale.

Ci si chiede, però, se il provvedimento rischi di entrare in contrasto con il diritto internazionale e le regole europee con un divieto “preventivo”, cioè introdotto prima che la produzione venga avviata in Europa.

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Infatti, secondo le associazioni ambientaliste la legge è inutile per diversi motivi:

  • innanzitutto, perché la carne coltivata non è ancora in commercio in Europa, quindi vieta la vendita di qualcosa che fino a future approvazioni è già vietato;
  • secondo, perché quando verrà approvata a livello europeo, l’Italia non potrà vietare l’importazione di carne coltivata, così come non si potrà non permettere l’importazione di prodotti vegetali con le denominazioni vietate alle aziende italiane.

In sostanza questa legge servirà solo a rendere impossibile lo sviluppo di aziende italiane di carne coltivata, un settore in grande crescita, che da un lato non contribuisce all’allevamento e all’uccisione di animali, e dall’altro ha un ruolo importante nel ridurre le emissioni del settore alimentare.

Carne coltivata vietata, l’Italia è il primo paese al mondo ultima modifica: 2023-11-22T07:16:56+01:00 da Claudia Alo
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25 anni vive a Monopoli ed è iscritta al corso di laurea in Scienze della comunicazione. Approda su eHabitat.it perchè desiderosa di conoscere e imparare come fare giornalismo

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