Addio alle bustine monodose dello zucchero? La nuova norma proposta dall’UE per la riduzione degli imballaggi non lascia spazio a dubbi
Dovremo dire addio alle bustine di zucchero nei bar?
La Commissione Europea ha presentato una nuova norma per ridurre l’uso di imballaggi.
Nello specifico, la proposta è quella di vietare prodotti in confezioni monouso, come i flaconcini di shampoo, il sapone negli hotel e anche i contenitori per cibi e bevande utilizzati in bar e ristoranti.
La bustina di zucchero al bar sembra, quindi, destinata a sparire in favore di più tradizionali ed ecologiche zuccheriere. D’altra parte, nel nostro Paese abbiamo già detto addio a molti prodotti in plastica monouso come piatti e bicchieri, cotton-fioc e cannucce.
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La proposta europea va nella direzione di raggiungere l’obiettivo di riduzione dell’impronta di carbonio dell’UE entro il prossimo decennio, contribuendo a rendere l’industria degli imballaggi a zero emissioni di CO2 entro il 2050.
Lo scopo delle norme contro le confezioni monodose è, nello specifico, quello di diminuire del 15% (rispetto ai livelli del 2018) i rifiuti da imballaggio pro-capite per i cittadini di ciascuno stato membro, entro il 2040, mettendo in circolazione soltanto gli imballaggi che servono davvero.
Coldiretti e Filiera Italia hanno però espresso un parere decisamente negativo in merito alla proposta di regolamento presentata dalla Commissione Europea.
“Si tratta di norme che non premiano la filiera del packaging italiano e quelle di aziende che in particolare hanno investito nei materiali tecnologicamente avanzati sostenibili e riciclabili”, afferma Ettore Prandini, presidente di Coldiretti.
Prandini evidenzia altresì che “l’effetto negativo sui costi di produzione dell’intera filiera agroalimentare rischia di riflettersi sui prezzi pagati dai consumatori, in un momento di grande difficoltà economica“.
Un’altra criticità riguarda la volontà di favorire il passaggio alla vendita di prodotti allo stato sfuso invece che confezionati singolarmente. Questo, secondo Coldiretti e Filiera Italia, ridurrebbe il livello di controllo e di rintracciabilità contro le contraffazioni.
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