Una barca in legno ormeggiata a Mombacaro nel punto più alto delle Langhe vuole sensibilizzare sui temi dei migranti e dell’acqua. L’autore è l’artista Gian Piero Viglino
Si chiama “Libera – Siamo tutti migranti” ed è un’installazione artistica posta a Mombarcaro (CN), nelle Langhe cuneesi: si tratta di una scultura a forma di barca interamente realizzata con materiale trovato sul territorio, come il legno di castagno e di vite recuperati nel vicino bosco incolto e nei filari che circondano il paese. Il suo autore è Gian Piero Viglino, artista che vive nella vicina Dogliani.
L’imbarcazione è imponente e maestosa, lunga oltre trenta metri e alta nove. Si trova ormeggiata a quasi mille metri di altitudine, nel paese più alto delle Langhe, da cui -nei giorni di cielo sereno- si vede anche il mare Mediterraneo. L’opera è posta su un prato, al di sotto dell’area camper.
Il tema dell’acqua è al centro dell’azione artistica di Viglino, che nel 1994 ha vissuto sulla propria pelle l’alluvione causata dall’esondazione del Tanaro, in cui perse la casa, il laboratorio e tutte le sue opere. Per riconciliarsi con questo elemento naturale, nel 2019, con l’aiuto di alcuni amici, ha realizzato nei pressi di Farigliano, sempre nelle Langhe, un’opera estemporanea, dal titolo “Avrei voluto avere una barca”, fatta di detriti, ramaglie e rifiuti: ciò che l’acqua trascina a valle.
Balle di fieno e centrini all’uncinetto, dove vederli nelle Langhe
La violenza della natura che si ribella alla mano e all’arroganza dell’uomo, gli eventi estremi come le alluvioni e la siccità che flagellano il nostro pianeta di questi tempi, sono tutti temi che l’installazione vuole evocare.
La barca di Mombarcaro, varata lo scorso 30 luglio 2022, vuole accendere i riflettori anche sui migranti che lavorano spesso come braccianti per le aziende agricole locali, rappresentando simbolicamente il “viaggio”.
Inizialmente ideata come opera temporanea, Libera se ne starà lì fino a quando ce la farà. La barca muterà quindi il suo aspetto per mezzo dell’azione della natura e del tempo, in stretto e continuo dialogo con il paesaggio.
L’installazione di Viglino è inserita all’interno della mostra di arte diffusa Forme e colori dei Cavalieri delle Langhe, curata da Ausilia Battaglia e iniziata nel 2013 a Bossolasco con l’obiettivo di rinnovare la vocazione per l’arte nel paese dell’Alta Langa, in un connubio tra arte, architettura e paesaggio. Gli allestimenti si possono trovare nei paesi più suggestivi di tutta l’area.
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[Foto di Francesco Rasero]