A fronte della siccità e delle sempre più frequenti crisi idriche, è giusto interrogarsi su come fare la propria parte per conservare e tutelare la risorsa-acqua. Legambiente ha promosso un decalogo di buone abitudini da mettere in pratica per favorire il risparmio idrico casalingo.
Nelle scorse settimane, la siccità che ha colpito l’Italia ha fatto giustamente scattare l’allarme e gridare all’emergenza. La situazione del Po e di molti fiumi italiani, vicina al punto di non ritorno. La preoccupazione per i raccolti e la produzione di energia idroelettrica. Il rischio per gli approvvigionamenti idrici di milioni di famiglie. Sono tutte tessere di uno stesso puzzle, che hanno indotto i decisori politici a riunirsi per pianificare interventi tesi ad arginare la criticità. Ma come possono i singoli giocare il proprio ruolo nel combattere la siccità e prendere parte alla soluzione di un problema che coinvolge il futuro dell’intera umanità? Legambiente ha pubblicato un decalogo per promuovere il risparmio idrico casalingo.
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Il decalogo di Legambiente
Da Legambiente giunge un elenco di 10 buone pratiche quotidiane per affrontare, attraverso comportamenti collettivi virtuosi fra le mura domestiche, l’attuale siccità e contribuire a prevenire emergenze future con il risparmio idrico.
- Elettrodomestici. Utilizzare lavatrici e lavastoviglie solo a pieno carico.
- Lavaggio. Lavare piatti, frutta e verdura in una bacinella, anziché in acqua corrente, consente di risparmiare circa 6.000 litri di acqua potabile all’anno.
- Riutilizzo. Lavare le stoviglie con acqua di cottura della pasta permette di usufruire di un ottimo sgrassante che può essere usato insieme ai detersivi diminuendone, così, le quantità utilizzate.
- Rubinetterie. Installare nei rubinetti, là dove mancano, dispositivi frangigetto e limitatori di flusso, garantisce un minor consumo d’acqua di ben 6.000 litri all’anno in una famiglia di tre persone.
- Igiene personale. Chiudere i rubinetti mentre ci si rade o si lavano i denti. In questo modo è possibile risparmiare circa 2.500 litri di acqua per persona all’anno.
- Scarico water. Installare e utilizzare al meglio lo sciacquone intelligente con lo scarico a doppio flusso. La cassetta dello scarico presenta una volumetria in media di circa 10 litri: utilizzare quello con due differenti volumi d’acqua (3/4 litri e 6/9 litri) a seconda delle esigenze farà risparmiare circa 100 litri di acqua al giorno, 35.000 litri all’anno in ogni utenza.
- Doccia invece di bagno. Scegliere la doccia per risparmiare 1.200 litri di acqua potabile all’anno, posto che riempire la vasca comporta un consumo di acqua quattro volte superiore rispetto alla doccia.
- Perdite in casa. Riparare tutte le perdite (dei rubinetti, delle cassette wc, ecc…), anche apparentemente insignificanti. Grazie a questa pratica è possibile risparmiare in un anno una quantità d’acqua pari a 21.000 litri circa per le perdite dal rubinetto e 52.000 litri circa se si blocca il lento ma costante flusso dell’acqua dal water.
- Monitoraggio dei consumi. Controllare periodicamente il contatore è il modo migliore di accorgersi immediatamente delle perdite.
- Cibo. Mangiare in maniera consapevole e responsabile, considerando il consumo idrico necessario a produrre gli alimenti. Per 1 Kg di carne bovina, ad esempio, servono circa 15.000 litri d’acqua, mentre per 1 kg di lattuga sono sufficienti 130 litri.
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Convivere con le crisi idriche
“I mutamenti climatici che abbiamo scatenato con le emissioni climalteranti, ci hanno portato ad un nuovo e lungo periodo di siccità estrema, senza nevi in inverno e piogge in primavera ed estate” ha dichiarato Roberto Scacchi, Presidente di Legambiente Lazio.
“Ancora una volta dobbiamo ricordarci di quanto sia priorità assoluta l’abbattimento delle emissioni e il risparmio dell’acqua, bene prezioso e non infinito. Dovremo imparare a convivere con queste crisi idriche ed è dunque necessario cambiare modello di uso e gestione della risorsa. È necessaria una risposta collettiva generosa, fatta di un cambiamento indispensabile dei comportamenti quotidiani di ciascuno… Ma anche di regole attraverso le quali contrastare la mancanza d’acqua e prepararci a siccità estreme, che arriveranno con sempre maggior frequenza e violenza“.