Un castagno millenario vicino all’Etna partecipa allo European Tree of the Year 2022, il concorso che premia gli alberi europei con una storia da raccontare
Spesso parliamo di alberi per la loro capacità di assorbire l’anidride carbonica ed emettere ossigeno. Li consideriamo strumenti nel contrasto alla crisi climatica. Ma se li vedessimo anche come narratori di storie, testimoni viventi di un’epoca passata? È questo l’obiettivo dello European Tree of the Year, il concorso che ogni anno cerca in tutta Europa gli alberi con le storie più interessanti. Per tutto il mese di febbraio sono aperte le votazioni per l’edizione 2022, e tra i candidati c’è anche un esemplare italiano.
European Tree of the Year, come votare
European Tree of the Year è realizzato dall’Environmental Partnership Association, un consorzio di sei fondazioni impegnate in progetti di tutela e sensibilizzazione ambientale. Nel 2022 il concorso giunge alla sua 12° edizione: in lizza vi sono 16 alberi, uno per ogni stato europeo che aderisce all’iniziativa.
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Si può votare dal 1° al 28 febbraio sul sito del contest, inserendo un indirizzo mail valido e scegliendo i propri due alberi preferiti. Il vincitore verrà annunciato il 22 marzo durante la conferenza Planting4Future, che si terrà a Bruxelles e in parte online. Al momento il primo posto è conteso da tre querce, una in Polonia (34mila voti), una in Spagna (36mila) e una in Russia (25mila).
Il candidato italiano: un albero millenario
Il concorrente italiano è per ora un po’ più indietro, con 13mila voti, e ha bisogno del nostro supporto. Si chiama “Castagno dei cento cavalli” e si trova a Sant’Alfio, nel Parco dell’Etna. Il gigante arboreo che rappresenta l’Italia allo European Tree of the Year 2022 ha un curriculum – se così si può dire, parlando di un castagno – di tutto rispetto. A partire dalla sua età, che gli esperti stimano pari a 3.000 anni. Potrebbe essere inoltre l’albero con la circonferenza più grande al mondo: metro alla mano, misura 57 metri. Si tratta di un record discusso, perché il castagno millenario è formato da tre grandi tronchi: uno studio scientifico sul DNA ha però dimostrato che questi condividono lo stesso apparato radicale.
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Anche la sua storia fa sognare. Secondo la leggenda, durante un temporale la regina Giovanna I d’Angiò si rifugiò con i suoi cavalieri all’interno del tronco cavo del castagno. Più di recente, nel ‘700 divenne tappa del Grand Tour di nobili e intellettuali europei, tra cui Goethe. Data la sua importanza, nel 2008 l’UNESCO lo ha proclamato “Monumento messaggero di pace”. Nel 2022 verrà anche incoronato European Tree of the Year?
L’obiettivo dello European Tree of the Year
Al di là della tifoseria nazionale, il concorso European Tree of the Year svolge una fondamentale attività di sensibilizzazione. L’obiettivo è evidenziare il ruolo degli alberi più antichi all’interno del patrimonio naturale e culturale di un territorio. Ad essere premiato infatti non è l’albero più bello, più antico o dalle dimensioni più imponenti. L’accento è posto sulla sua storia e sulla sua rilevanza per la comunità locale. “Diamo gli alberi per scontati, così come i benefici che ne traiamo”, spiega Luděk Niedermayer, portavoce dell’iniziativa. “Ma non dovrebbe essere così, ogni albero merita la nostra cura”.
L’iniziativa European Tree of the Year ha finora coinvolto centinaia di migliaia di persone nelle votazioni, mobilitando enti e associazioni nella proposta delle candidature. Riconoscere gli alberi come esseri viventi, anch’essi parte della comunità, è il primo passo per stimolare una maggiore tutela della natura e dei “verdi saggi” che silenziosamente ci circondano.
