Incendi in Siberia, la regione più fredda della Russia. Più di due milioni di ettari di bosco sono divorati dalle fiamme.
Incendi in Siberia, la regione più fredda della Russia.
Gli effetti dei cambiamenti climatici sono sempre più evidenti in questa estate caratterizzata da fenomeni meteorologici estremi.
Lo scorso giugno, a Mosca, le temperature hanno raggiunto i 35 gradi centigradi.
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Gli incendi sono divampati nel nord-est della Russia, in particolare nella regione della Jacuzia. Il Ministero delle situazioni di emergenza ha confermato che la Yakutia, la regione più fredda della Russia ha perso 2,5 milioni di ettari di foreste a causa degli incendi di questa stagione.
La situazione è drammatica. Le fiamme, infatti, hanno prodotto una nube tossica, tanto che le autorità locali hanno invitato i 320 mila cittadini a chiudersi in casa, così da evitare le pericolose sostanze chimiche.
L’aeroporto è stato chiuso a causa del fumo generato dagli incendi. Migliaia di vigili del fuoco sono impegnati nel domare le fiamme, ma non bastano.
Il Ministero della Difesa russo è stato, dunque, costretto a inviare i militari a supporto dei pompieri. L’aiuto dei militari è arrivato dopo che i residenti hanno rivolto un appello al presidente Vladimir Putin.
In sole due settimane, gli incendi hanno bruciato una superficie equivalente alla metà della Florida.
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L’area che subito più danni è quella della Jacuzia, in particolare intorno alla città di Yakutsk, dove 144 incendi stanno bruciando oltre 578.000 ettari. Gli incendi sono talmente estesi che le colonne di fumo risultano visibili persino dal satellite.
Un altro problema di cui tenere conto riguarda il rilascio di anidride carbonica che in questi giorni ha raggiunto livelli altissimi.
Non è la prima volta che scoppia un incendio nelle foreste russe, tuttavia bisogna considerare che una intensità simile è stata raggiunta solo negli ultimi anni a causa delle temperature insolitamente alte nella tundra siberiana settentrionale.
[Foto di Greenpeace]
