Biberon e microplastiche, secondo una recente ricerca i bambini sono esposti a 1.6 milioni di particelle di microplastiche al giorno
Biberon e microplastiche, una ricerca pubblicata su Nature Food presenta dati allarmanti.
I biberon incriminati sono quelli in polipropilene, tra i più diffusi e i più utilizzati. Purtroppo, la quantità di microplastiche che rilasciano ad alte temperature, durante le fasi di preparazione del latte artificiale, sono decisamente elevate.
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La ricerca ha coinvolto 10 diversi biberon, rappresentativi di circa il 70% di quelli disponibili sul mercato.
Gli scienziati hanno cominciato lo studio partendo dalla sterilizzazione del biberon per preparare il latte artificiale. È stato rilevato che maggiore è la temperatura dell’acqua all’interno del contenitore e maggiore è il rilascio di microplastiche.
Lo studio ha evidenziato che arrivando a una temperatura di 70°C, usata per lavare il biberon o miscelare il cibo, si liberano fino a 16 milioni di particelle di microplastica. La situazione peggiora se si raggiungono i 95°C. In questo caso, la quantità di microplastiche sale fino a 55 milioni per litro.
Gli scienziati hanno, dunque, deciso di valutare la potenziale esposizione alle microplastiche di bambini di 12 mesi in ben 48 paesi.
Secondo lo studio, in Africa e in Asia i neonati hanno un minor rischio di esposizione alle microplastiche. I neonati più a rischio sono in Europa, Nord America e Oceania.
Tra gli elementi presi in considerazione, vi sono la quantità di latte assunta tramite il biberon e l’allattamento al seno.
I risultati mostrano che, in media, un bambino nutrito con bottiglie di plastica, come il biberon, può ingerire anche 1,6 milioni di particelle di microplastica al giorno.
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Rimedi
Ma quali sono, dunque, i possibili rimedi e come è possibile mettere al riparo bambini così piccoli?
Innanzitutto è necessario privilegiare l’allattamento al seno quando è possibile.
Un’altra delle soluzioni più semplici è quella di adoperare biberon in vetro, un materiale più ecologico e duraturo. Da non sottovalutare però la pericolosità nel caso in cui venga maneggiato dal bambino.
In alternativa, è possibile ridurre in modo significato l’esposizione alle microplastiche adottando alcuni accorgimenti.
Bisogna innanzitutto evitare di scaldare i liquidi direttamente nel biberon o in qualunque contenitore in plastica, ma farlo in contenitori di vetro o metallo. Inoltre, va ricordato che il cibo andrebbe fatto raffreddare prima di inserirlo nel biberon.
Per quanto riguarda la sterilizzazione, una volta fatta bollire l’acqua, bisogna evitare di versarla direttamente nel contenitore poiché il calore favorisce il rilascio di microplastiche. Per sciacquare la bottiglia si deve, dunque, aspettare che l’acqua raggiunga la temperatura ambiente.