I boschi e le foreste oggi occupano 11,4 milioni di ettari, quasi il 40% della superficie nazionale. Tuttavia, questa crescita forestale va gestita e protetta dai cambiamenti climatici che incidono negativamente sulla vegetazione.
Boschi e foreste avanzano e si impossessano delle campagne abbandonate. La notizia è arrivata grazie al Sole 24 Ore che ha anticipato dei dati dell’Inventario Nazionale delle Foreste. Nello specifico è stato registrato l’andamento della superficie boschiva dal 2015 al 2020.
I dati sono stati messi a punto da Istat, Crea, Carabinieri Forestali e Sisef, coordinati dalla Direzione generale Foreste del ministero delle Politiche agricole.
Secondo le analisi effettuate negli ultimi 5 anni, le foreste italiane hanno continuato a prendersi gli spazi prima occupati dall’uomo e poi abbandonati. Così facendo hanno guadagnato 270mila ettari.
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Oggi ci sono ben 9,6 milioni di ettari di foreste e 1,8 milioni di ettari di aree boscate.
Dal 1990 a oggi c’è stata una espansione delle nostre aree verdi del 25%. Se si considerano gli ultimi 80 anni la percentuale sale addirittura fino al 75%.
In un’intervista rilasciata al Sole 24 Ore, Enrico Pompei, responsabile del Mipaaf, ha dichiarato: “Le foreste italiane occupano un’area molto grande rispetto al passato, quando l’agricoltura veniva praticata anche in zone estreme, come nel periodo dell’autarchia. Difficile indicare una data precisa, ma penso che dobbiamo addirittura tornare indietro di qualche secolo per trovare una superficie così vasta.”
Inutile sottolineare quanto questa notizia sia positiva. Le foreste sono in grado di assorbire l’anidride carbonica evitando il rilascio di CO2 in atmosfera, forniscono ossigeno, cibo e risorse.
Tuttavia, questo vero e proprio patrimonio dell’umanità è minacciato dai cambiamenti climatici. L’aumento delle temperature sviluppatosi negli ultimi anni ha generato siccità e provocato incendi.
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Inoltre, bisogna prendere atto che la mancanza di acqua causa il deperimento dei boschi e li espone all’attacco dei parassiti.
Questi sono tutti motivi sufficienti per mettere in atto azioni volte alla cura e alla conservazione delle nostre preziose aree verdi.