Uno studio ha indagato il legame tra inquinamento e benessere emotivo: più aumenta il particolato più le persone sono di malumore
La scienza analizza con crescente interesse e preoccupazione gli effetti che l’inquinamento nelle sue varie forme produce sul nostro organismo. Le risposte fornite dalla letteratura scientifica risultano spesso inattese. Non si tratta solo di associazioni con l’insorgenza di gravi patologie. A quanto pare, l’inquinamento può alterare anche il nostro benessere psichico. A sostenerlo è un recente studio pubblicato sulla rivista Nature Human Behaviour.
Il rapporto tra inquinamento e malumore: lo studio
La ricerca, condotta da esperti del Massachusetts Institute of Technology (MIT) in collaborazione con l’Università di Pechino, si è focalizzata sui dati sull’inquinamento di 144 città cinesi. Sono stati contemporaneamente monitorati i livelli di felicità quotidiana degli abitanti delle aree urbane prese in esame, analizzando 210 milioni di tweet geolocalizzati, inviati attraverso Sina Weibo, la più grande piattaforma di microblogging della Cina.
Dallo studio è emersa una correlazione piuttosto stretta tra la quantità di particolato presente nell’aria e i gradi di felicità espressi dalle persone nelle loro interazioni sul canale social. L’associazione tra inquinamento e cattivo umore è apparsa ancor più evidente tra la popolazione femminile.
Che l’inquinamento atmosferico sia dannoso per l’apparato respiratorio e cardiocircolatorio, oltre ad esser collegato a una maggiore incidenza di tumori, è cosa nota. Ma “l’inquinamento ha anche un costo emotivo“, spiega Siqi Zhen, tra i principali autori dello studio. “Le persone sono infelici e questo significa che possono prendere decisioni irrazionali“.
Come rilevato dai ricercatori, nelle giornate in cui si registrano maggiori tassi di particolato, le persone sono più propense ad assumere comportamenti impulsivi e rischiosi, che potrebbero in seguito rimpiangere. Secondo Zheng, probabilmente si tratta di una conseguenza diretta di ansia e depressione a breve termine.
Un risvolto inconsueto degli effetti legati all’inquinamento, quello rimarcato da questo ennesimo lavoro scientifico sul tema. Una nuova evidenza che accende ancora una volta i riflettori sull’urgenza di attuare strategie per contrastare i danni legati a smog, polveri sottili e agenti inquinanti, salvaguardando così la salute degli esseri umani e dell’intero Pianeta.

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