Inverno. Normale rintanarsi in casa, alla ricerca di piumoni e tisane calde. Tuttavia, anche e soprattutto con le basse temperature, uscire per una passeggiata rimane una buona idea. Infatti, chi sostiene che camminare al freddo possa aumentare il rischio di ammalarsi si sbaglia di grosso. Anzi. La scienza afferma che, in questa stagione più che in altri periodi dell’anno, i vantaggi della luce e dell’aria sull’organismo sono molteplici e preziosi.
Camminare al freddo, gli studi statunitensi
Una forte ondata di gelo in gran parte degli Stati Uniti ha recentemente fornito il pretesto per ascoltare la voce di numerosi esperti, intervenuti sul tema durante lo spazio fornito dai maggiori media americani. Il verdetto è unanime: uscire in inverno per una passeggiata veloce, possibilmente nella natura, innesca una serie di effetti benefici sul corpo e sulla mente.
Camminare al freddo…
… aumenta le difese immunitarie
La camminata veloce è uno dei rimedi naturali migliori per non ammalarsi. Da un lato, consente di mantenersi in forma senza uno sforzo fisico eccessivo. Dall’altro, con un’attività costante il corpo si abitua progressivamente al freddo, abbassando le probabilità di contrarre i classici malanni di stagione. In breve, secondo le ricerche volte, camminare 30 minuti al giorno contribuisce a innalzare le difese immunitarie.
Come? La camminata sviluppa le capacità cardiache e migliora la circolazione sanguigna, permettendo al sistema immunitario di attivarsi adeguatamente in tutto il corpo. Trasforma, inoltre, la stanchezza morale in stanchezza fisica e permette di riposare al meglio, inducendo il cervello a secernere più ormoni necessari al buon funzionamento delle difese.
… aumenta la felicità
La luce naturale del giorno cresce la serotonina, il cosiddetto ormone della felicità. Praticando la camminata, dunque, si permette a questa sostanza – sempre ai minimi storici durante l’inverno – di risalire, mentre si abbassa il livello di cortisolo, ormone dello stress. Anche la vitamina D, la cui produzione aumenta con la “terapia della luce” favorisce l’attivazione della serotonina, contrastando naturalmente la depressione stagionale.
“La tendenza a restarsene al chiuso quando fa freddo è naturale” ha dichiarato John Sharp, psichiatra specialista del disturbo affettivo stagionale (Sad) al Beth-Israel Deaconess Center di Boston “ma non è una buona ricetta per sentirsi meglio […]. Troppa poca luce del sole produce stress, influisce sul benessere psico-fisico e ci rende più pessimisti e affaticati”.
… facilita l’assorbimento del calcio e combatte le infiammazioni
Bastano 10 minuti all’aperto ogni giorno per permettere al nostro organismo di “ricaricarsi” grazie all’aria e alla luce del sole. Alcuni “effetti desiderati” correlati? Un più facile assorbimento del calcio e una maggiore protezione contro le infiammazioni.
… potenzia la memoria
Uno studio dell’University of Michigan ha osservato un potenziamento della memoria del 20% in un gruppo di volontari, invitati a camminare in un grande orto botanico. I medesimi benefici sono stati evidenziati sia che i volontari avessero camminato con temperature estive, sia che avessero passeggiato sotto zero.
… fa dimagrire
Quando fa freddo l’organismo consuma più calorie per riscaldarsi. Camminare al freddo, quindi, fa sì che il consumo di calorie, già attivato dagli sforzi prodotti dai muscoli, aumenti ulteriormente.
Benefici per la mente e per il corpo, dunque, alla portata di tutti. Impagabili e, per di più, a costo zero.

Tutto assolutamente vero!!
è assolutamente vero poiche camminare al freddo ed al gelo (con cognizione di causa) aiuta l’organismo a gestire e stimolare la capacità naturale dell’organismo la termoregolazione corporea, che attivandosi va ad agire su tutta una serie di fattori ormonali per cui tutto l’organismo ne beneficia sia livello fisico che psichico.
Ovviamente queste escursioni/passeggiate in ambienti freddi e gelati vanno effettuate con adeguati accorgimenti, e chiaro che non bisogna prolungare eccessivamente l’esposizione al freddo ed al gelo ed al termine dell’escursione/i una bella doccia tiepida aiuta.
Al riguardo sembra altresì che tra le persone delle comunità/ associazioni naturiste/nudiste in giro per il mondo, che notoriamente stanno poco o nulla vestite anche in periodi relativamente freddi, la percentuale di gente che si ammala è molto molto minore, il tutto grazie ad una migliore capacita di autoregolazione della temperatura.
Ovviamente tutto deve essere commisurato al proprio stato di salute, ed ovviamente il tutto cambia se ci espone al freddo e gelo e magari pure alla pioggia e si permane con gli abiti inzuppati .
Stare in casa sempre con riscaldamento stile estate e condizionatori a + 10° in piena estate, fa si che l’organismo perda un po alla volta tutte quelle innate e naturali capacità di gestire le varie situazioni e con tutto ciò che ne consegue.
Un saluto a tutti. Roberto.
Farà anche bene ma alle montagne, e ai proprietari di baite , rifugi, e impianti sciistici. insomma a chi se la può permettere. Cardiopatici a parte, penso non siano dello stesso parere quelle persone che sciano o cadono e si provocano qualche frattura, quelli che rimangono secchi spalando manualmente la neve , e soprattutto gli addetti soccorso che spesso corrono gli stessi rischi.
Confermo, fa benissimo. Io esco al freddo sin da piccolo senza coprirmi (se non un minimo) e oltre a non aver mai sofferto di freddo ho tutti i benefici effetti descritti nell’articolo.