Oggi 17 gennaio 2019 è la Giornata Mondiale della Pizza, la pietanza più amata in Italia. Orgoglio nazionale per origine e sapore, è considerata la più gustosa al mondo.
Margherita, napoletana, ai funghi o alle verdure, la pizza mette tutti d’accordo. Oggi, 17 gennaio 2019 Giornata Mondiale della Pizza, si festeggia a suon di impasti in tutti i ristoranti nel mondo tranne che negli Stati Uniti. Gli americani dovranno attendere fino al 9 febbraio il National Pizza Day.
La più famosa è la pizza margherita, regina indiscussa in Italia: pomodoro, mozzarella e basilico. Non poteva essere altrimenti con gli ingredienti elencati, in assoluto per qualità, i più buoni al mondo. Dichiarata Patrimonio Unesco nel 2017, la pizza è stata per il 2018 la più richiesta tra le pietanze nei ristoranti.
La Giornata Mondiale della Pizza, istituita nel 2017, è oggi alla sua seconda celebrazione e lo scopo per cui è nata è quello di festeggiare il lavoro artigianale e la tradizione italiana diffusa nel mondo. Non a caso il 17 gennaio è la festa di Sant’Antonio Abate, protettore del lavoro contadino e delle pratiche svolte utilizzando il fuoco.
Pizza, focacce e dintorni: le origini di tanta bontà
A chi non piace la pizza? Avrà forse pensato questo Raffaele Esposito quando nel lontano 1889 fu chiamato a cucinare per la Regina d’Italia Margherita di Savoia e scelse di servire a tavola una pizza condita con pomodoro, mozzarella e basilico, da cui poi prese il nome, onorando i colori della bandiera.
Aveva ragione. Sono oltre 6000 in Italia i ristoranti che preparano e servono pizza, al primo posto nella richiesta di consegna a domicilio nelle città di Roma, Milano, Torino e Bologna. Comunque è l’alimento più richiesto nel mondo, primo in Brasile per le prenotazioni online ai ristoranti. Come mai tanto successo?
Oltre al palato c’è di più: se dico pizza dico festa
Una birra e un trancio di pizza: un connubio perfetto sul divano davanti alla TV a tifare la squadra del cuore. Pizza rossa e coca cola per festeggiare il compleanno di un compagno di scuola. Calda, gustosa e filante. In teglia, rotonda, a spicchi, come e quando vuoi riempie lo stomaco e la giornata.
E poi c’è la classica focaccia bianca compagna di tante gite fuori porta, che ricorda i sapori di casa. Non esiste in Italia una famiglia che non abbia sfornato una pizza fatta in casa, con l’impasto tenuto in caldo a lievitare sotto il cuscino. Così facevano le nonne, dopo ore a riposare con il mattarello infarinato creavano bontà e in molti lo fanno ancora.
Farina di grano, acqua, lievito, olio e sale sono la base dell’amato impasto. Pochi e semplici ingredienti e la pizza è fatta (o quasi). Gli esperti pizzaioli d’Italia hanno i loro segreti ben custoditi, miscelano aglio, origano, pepe e tante altre spezie del territorio per farci sognare.
Gare, competizioni, fiere e il notevole turismo gastronomico premiano la ristorazione Made in Italy sopratutto nel settore pizza, nonostante siano ormai tanti gli chef internazionali a cimentarsi nella ricetta più amata del Pianeta.
La pizza si cuoce al forno sia elettrico che a gas. Ma è quando viene cotta nel forno a legna che raggiunge l’eccellenza. Il calore, la maestria della lavorazione a mano dei maestri pizzaioli e la qualità degli ingredienti selezionati rendono questo alimento unico e amato compagno di vita.
Il detto popolare ‘moglie e buoi dei Paesi tuoi‘ è oggi ritenuto una massima sorpassata, in alcuni casi, offensiva ma possiamo dire lo stesso parlando di pizza?
«Anni di dedizione e intensa attività finalmente premiati. Sono entusiasta», aveva commentato così Alfonso Pecoraro Scanio dopo il riconoscimento della commissione Unesco assegnato all’arte della farina italiana da lui promosso con la campagna #pizzaUnesco. Per l’ex Ministro dell’Ambiente si è trattato di un atto d’amore verso Napoli, l’Italia e il mondo intero che può aprire gli occhi alla bellezza di quest’arte.