Se l’agricoltura non funziona: Cavoli, patate e altri demoni

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Se l’agricoltura non funziona: Cavoli, patate e altri demoni ultima modifica: 2017-05-27T08:00:17+02:00 da Sara Panarella
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Cabbage, Potatoes and Other Demons (Cavoli, patate e altri demoni) di Serban Georgescu è l’interessante resoconto di un esperimento. Luogo di questo esperimento è Lunguletu, un paese agricolo a trenta chilometri da Bucarest: al mercato Serban acquista con 10 euro ben 250 chilogrammi di cavoli eppure i prezzi della verdura in uno dei mercati rionali della capitale sono alti.

Serban Georgescu, il regista di Cabbage, Potatoes and Other Demons
Serban Georgescu, il regista di Cabbage, Potatoes and Other Demons

Come mai? Sicuramente qualcosa non funziona, ma cosa? Per scoprirlo Serban decide di diventare contadino per un anno. A Lunguletu affitta un appezzamento di terreno che dovrà concimare, seminare con cavoli e patate, raccoglierli e venderli.

Senza diventare drammatico e con una leggerezza che non ci si aspetterebbe con un argomento così, arriva a conclusioni drammatiche. Serban ha investito 2250 euro. Alla fine si ritrova a incassare 2700 euro. Si potrebbe dire: perfetto! L’investimento ha prodotto un guadagno. Ma non è così purtroppo. Serban, tra i costi, non ha inserito una voce fondamentale del suo anno da contadino: il valore del suo lavoro.

Cabbage, Potatoes and Other Demons
Campo di cavoli

Un lavoro pesante oltretutto. Il letame si sparge con la forca, i sacchi di patate già germinate per la semina vanno comprati, dunque caricati sul furgone e poi scaricati. Ogni patata deve essere divisa in tre o quattro parti, poi vengono trattate e poste in terra. Per farlo si usa il trattore certamente ma il lavoro manuale è predominante. Il terreno deve poi essere costantemente innaffiato: anche questo è un lavoro duro e faticoso, fatto di tubi spostati e riposizionati ma anche di secchi d’acqua riempiti al fiume.

Una contadina che prepara le patate per la semina
Una contadina che prepara le patate per la semina

Che dire della raccolta? Il trattore passa e smuove la terra ma le patate vanno raccolte a mano.  Una volta insacchettate sono pronte per essere caricate su camion e portate al mercato. Qui la situazione è desolante: centinaia di camion e trattori stracarichi di patate prima, cavoli poi, tutti fermi in attesa di un compratore. Si attende il guadagno ricavato dalla vendita delle patate per seminare i cavoli e dei cavoli per seminare patate. Il prezzo è però sempre irrisorio e se non si vende si distrugge il raccolto.

Si va al mercato
Si va al mercato

Molte cose vengono fatte ancora come negli anni ’50. Ma c’è una fondamentale differenza rispetto il mondo romeno di quel periodo: ognuno per sé. Anche il trattore: uno ogni 1,5 ettari di terreno un numero altissimo, generatore unicamente di costi. Eppure l’idea di unirsi, e quindi dividersi i costi non piace. L’esperienza del comunismo di Ceausescu è ancora troppo recente, ogni contadino, ogni famiglia vuole lavorare il proprio terreno per quanto piccolo possa essere.

Cabbage, Potatoes and Other Demons partecipa all’edizione 2017 di CinemAmbiente nella sezione Documentari One Hour e verrà proiettato giovedì 1 Giugno alle ore 17.30 presso la Sala 3 del Cinema Massimo di Torino. L’ingresso è gratuito. Al termine della proiezione è previsto l‘Ecotalk Terra nostra.

Se l’agricoltura non funziona: Cavoli, patate e altri demoni ultima modifica: 2017-05-27T08:00:17+02:00 da Sara Panarella
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Se l’agricoltura non funziona: Cavoli, patate e altri demoni ultima modifica: 2017-05-27T08:00:17+02:00 da Sara Panarella

Vive a Torino, bibliotecaria. Si laurea in Filosofia interessandosi di bambini e multiculturalità e si avvicina alla psicoanalisi e alla cura del pensiero. Ha poi quattro bimbi e un cane che insieme a tanta effervescenza aggiungono interessi nuovi, maggior attenzione per l’ambiente e gli antichi mestieri e saperi, lavorazione dell’argilla, uncinetto, raccolta e utilizzo delle erbe. Una moderna “Strega in famiglia”!

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