Sarah e Sämi sono una giovane coppia, entrambi hanno sempre lavorato nel sociale. Decidono di trascorrere un’estate in una malga di montagna lavorando come pastori e produttori di formaggi. Questa loro esperienza è quanto ci viene raccontato in Z’Bärg, un documentario di Julia Tal, giovane regista svizzera. Cosa significa Z’Bärg? Lo spiega Julia: “Z’Bärg gehen è un modo usato nella regione Bernese per dire che si va in montagna, si va sulle Alpi come pastori“.
Andare in montagna è un desiderio affascinante: significa tornare ad un ritmo più lento, ad una vita a più stretto contatto con la natura e, in ultimo, con se stessi. Quello che forse Sarah e Sämi non sapevano, o sottovalutavano, sono le difficoltà insite in una scelta simile.
Questo è ciò che Z’Bärg racconta. Lo fa in modo pulito e senza ricami, né nel descrivere le difficoltà né nel fare l’occhiolino all’idillio. Julia ha scelto questo soggetto perché “mi interessava personalmente. Invece di fare l’esperienza direttamente ho deciso di documentarla e di prendervi parte in questo modo“.
Sarah e Sämi scoprono che le mucche non sono docili e grossi animali che ruminano tutto il giorno. Sono testarde e non vogliono entrare nella stalla per la mungitura. Le capre scalciano e, come dice Sarah: “Il letame è ovunque”. La sveglia suona molto presto: è quasi ancora buio ma bisogna andare nei pascoli per radunare gli animali e portarli in stalla per la mungitura. Accuditi gli animali si deve fare tutto il resto, per primo il formaggio. Ma anche questo lavoro va appreso. Se si forma della muffa che che si fà? Si gratta via, ma il formaggio sarà poi buono?
Fatica dunque, molto sonno, dubbi. Di fronte a una mucca che ha avuto un aborto spontaneo, cosa fare? “Cosa abbiamo sbagliato?” si chiedono i due giovani. “Succede“, gli viene risposto da chi ha più esperienza di loro.
Nonostante la durezza del lavoro, alla vigilia della ripartenza la malinconia è inevitabile: la montagna intorno a loro è un posto meraviglioso, in alcuni momenti quasi da sogno. E appare anche evidente il divario tra le loro posizioni e quelle di chi è più esperto. Del suo lavoro Julia ci dice che “era importante non disegnare l’immagine di una tradizione che sta morendo ma documentare come questa stessa tradizione si è modernizzata portando in primo piano tutta una serie di nuovi problemi”.
La rassegna In Cordata, film, narrazioni e suoni di montagna, proporrà Z’Bärg lunedì 14 novembre alle ore 20.30 come momento di riflessione e confronto. Il documentario verrà proiettato presso il Cinema Massimo di Torino – Sala 1. Seguirà un incontro con l’antropologa Roberta Clara Zanini sui nuovi abitanti delle Alpi. Titolo della serata è Al di là dei sogni.
In Cordata è realizzata da CinemAmbiente – Museo Nazionale del Cinema, dal Circolo dei lettori, da “Torino e le Alpi” (programma promosso dalla Compagnia di San Paolo) e dal Cai Uget Torino, con la collaborazione dell’Associazione Dislivelli, del Goethe Institut di Torino e del Trento Film Festival e con la media partnership di eHabitat.