Giochi di potere di Lee Alan Dugatkin racconta inganni, travestimenti, attività di spionaggio ed alleanze messi in atto dagli animali per mantenere il dominio su un gruppo o in un territorio
Una diffusa disneyzzazione del mondo animale ha favorito la retorica secondo la quale soltanto gli esseri umani agirebbero in maniera machiavellica per raggiungere e mantenere il dominio sui loro simili, ma Giochi di potere di Lee Alan Dugatkin – pubblicato da Codice Edizioni con la traduzione di Valentina Marconi – fa piazza pulita di questa discriminazione benevolente nei confronti degli animali non umani.
Come comunicano gli animali, il libro sulle conversazioni segrete del mondo vivente
Iene, suricati, manguste, scimpanzè, bonobo, macachi, babbuini, delfini, cervi, gruccioni frontebianca, seppie, formiche argentine e corvi sono solo alcune delle specie protagoniste di questo saggio che descrive come il potere all’interno del mondo animale ruoti intorno allo spionaggio, all’inganno, alla manipolazione, alla formazione e alla rottura di alleanze, a complesse valutazioni del potenziale degli avversari e alla costruzione di reti sociali.
La seppia gigante australiana è una vera campionessa di trasformismo e la sua capacità di cambiare colore la rende praticamente indistinguibile dagli scenari naturali nei quali si sposta. Durante le contese fra i maschi capita che gli esemplari di dimensioni ridotte scappino quando vengono individuati dai maschi dominanti. Alcuni di loro, però, fanno finta di essere femmine. Come? Prima di tutto assumendo la livrea maculata tipica delle femmine, poi ritraendo il loro quarto tentacolo che ne rivelerebbe l’identità mascolina e disponendo gli altri tre nella postura della deposizione delle uova peculiarmente femminile.
Altrettanto interessanti sono le dispute fra i paguri che si battono per assicurarsi le conchiglie più confortevoli. Uno studio molto approfondito ha dimostrato come, al termine di una contesa, il perdente comunichi al vincitore la sua resa. A questo punto il paguro dominante strappa il soccombente dal suo involucro e si inserisce nella conchiglia mantenendo la propria, nel caso l’ispezione della nuova “casa” si riveli insoddisfacente. Solo dopo avere effettuato le opportune verifiche porta a termine il “trasloco”.
Senza confini, il libro di Francesca Buoninconti sugli animali migratori
Lo studio delle lotte fra gli scimpanzè ha fatto emergere come, durante le aggressioni, gli esemplari soccombenti lancino urla più lunghe e intense in presenza di pubblico, in modo da poter essere soccorsi. Altri studi hanno dimostrato come i maschi modifichino il proprio comportamento in presenza di un pubblico femminile. Sempre fra gli scimpanzè, i maschi formano coalizioni fra di loro quando ciò aumenta la loro probabilità di risalire i gradini della gerarchia. Ben diverse sono le coalizioni femminili che più che al consolidamento delle gerarchie mirano alla protezione dei propri familiari e amici. Fra le femmine di bonobo sono state dimostrate numerose coalizioni finalizzate a proteggersi dalle aggressioni dei maschi, una strategia che nel 70% dei casi porta questi ad abbandonare il campo.
Il maiale che cantava alla luna, un saggio sulla vita emotiva degli animali da fattoria
Uno dei casi più raffinati di mantenimento del potere è quello che riguarda i gruccioni frontebianca. Questi uccelli vivono in gruppi formati da una famiglia dominante, dalla loro prole e da alcuni individui non imparentati con loro che hanno la funzione di aiutanti. L’apporto degli aiutanti è fondamentale per fornire il cibo ai più piccoli, in un contesto in cui la principale causa di morte è la fame. Ma cosa succede quando qualcuno degli aiutanti decide di crearsi una famiglia propria? Nel nido creato con la partner arriva un maschio dominante che sabota il rapporto, per esempio impedendo il nutrimento della femmina a opera del maschio ex aiutante. Gli studiosi hanno constatato che, molto spesso, si tratta di un vero e proprio sabotaggio del padre ai danni del figlio che ha abbandonato il suo ruolo di aiutante.
Questo ruolo gregario è presente anche negli scriccioli fatati superbi i cui figli rimangono con i genitori per aiutarli nella gestione della prole. In questa specie esistono anche aiutanti che non sono imparentati e che, non avendo (ancora) una propria famiglia, forniscono il proprio contributo in cambio di protezione. Secondo gli studiosi questo supporto si configura come una sorta di “affitto” e se, per qualche ragione, il loro contributo alla vita familiare viene meno, ecco che i capifamiglia ne rivendicano la riscossione aggredendo gli aiutanti indolenti.
L’epilogo di Giochi di potere è dedicato ai conflitti fra gruppi differenti, dagli eserciti di formiche argentine che si riconoscono attraverso il tatto e l’olfatto ai cani di strada delle megalopoli indiane che tracciano rigidi confini territoriali che gli estranei non possono superare. Le strategie per il mantenimento del potere sono altamente sofisticate e non hanno davvero nulla da invidiare a quelle degli esseri umani, anche la fauna sa essere machiavellica.
[Foto Pixabay]
