Buoni numeri per l’edizione 2023 di ComuniCiclabili Fiab, che segna 11 adesioni e 168 rinnovi per un totale di 179 città a misura di bicicletta
L’edizione 2023 di ComuniCiclabili promossa dalla Federazione italiana ambiente e bicicletta (Fiab) si è chiusa con numeri in crescita: 11 nuove adesioni e 168 rinnovi per un totale di 179 città in rete, tra cui 9 capoluoghi di regione e 26 di provincia.
L’iniziativa
Una città a misura di bicicletta è prima di tutto una città per le persone: parte da questo assunto il progetto ComuniCiclabili Fiab, volto a riconoscere gli sforzi delle amministrazioni locali che attuano politiche concrete in favore della mobilità in bici.
“ComuniCiclabili FIAB valuta il grado di ciclabilità dei Comuni, vale a dire quell’insieme di infrastrutture e azioni che li rendono adatti ad essere vissuti e visitati in bicicletta, un strumento utile ai cittadini e ai turisti. Questi ultimi hanno sempre più necessità di uno strumento autorevole che permetta di confrontare, con criteri omogenei, quanto una località sia realmente a misura di bicicletta”, specifica Fiab.
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I Comuni interessati ad adottare questo strumento possono iscriversi direttamente sul sito e compilare la scheda di partecipazione, organizzata in quattro sezioni, con l’ausilio di un manuale specifico. Ogni Comune è chiamato in via preliminare a verificare il possesso dei requisiti minimi di ammissibilità. Il procedimento culmina con l’accesso alla rete, che permette di fregiarsi del relativo marchio e di esibire la bandiera appositamente consegnata.
Fiab-ComuniCiclabili compie un’analisi oggettiva dei tanti aspetti che riguardano la mobilità ciclistica, esaminando quattro aree – mobilità urbana (ciclabili urbane/infrastrutture, moderazione traffico e velocità), governance (politiche di mobilità urbana e servizi), comunicazione & promozione e cicloturismo – ed attribuendo alle amministrazioni locali un punteggio da uno a cinque in bike-smile. Per essere ammissibile il Comune interessato deve avere almeno un parametro non nullo in tre aree (infrastruttura urbana, governance, comunicazione e promozione) e presentare una mappa complessiva delle infrastrutture ciclabili site nel territorio comunale.
Mobilità sostenibile in città, ancora troppe auto
In generale, si tratta di un ausilio importante per i singoli Comuni, che potranno direttamente valutare le azioni intraprese per migliorare la ciclabilità dei territori. “Non una semplice raccolta di dati, ma un insieme di esempi e sollecitazioni, utili a confrontarsi, attraverso il raggiungimento di alcuni obiettivi, in una gara virtuosa che individuerà le città più a misura di ciclista, sia per la mobilità quotidiana, che per l’esperienza turistica, sull’esempio di molte città europee che già adottano standard avanzati”, chiarisce Fiab.
Al di là della promozione delle migliori esperienze e dello stimolo per le amministrazioni locali ad essere sempre più bike-friendly, questa iniziativa fornisce anche percorsi formativi tematici rivolti ad amministratori e tecnici comunali. Ci riferiamo alla “Scuola ComuniCiclabili” Fiab, che organizza seminari e presentazioni di buone pratiche in eventi specifici ed in occasione delle cerimonie di consegna bandiere, spesso in collaborazione con partner qualificati.
“La Scuola ComuniCiclabili vuole essere il luogo di scambio e condivisione di sperimentazioni, buone pratiche e di soluzioni frutto dell’efficacia amministrativa. Tra gli obiettivi dichiarati c’è quindi quello di creare occasioni di confronto per alimentare e sostenere il dibattito e la cultura volta a realizzare una mobilità sempre più sostenibile e città sempre più a misura d’uomo”, fa sapere l’organizzazione ciclo-ambientalista nata per promuove l’uso quotidiano della bicicletta ed il cicloturismo al fine di proteggere l’ambiente e contrastare la crisi climatica, che può contare oggi su 160 associazioni aderenti e su quasi 20mila soci attivisti.
Altre considerazioni sui quattro parametri di valutazione rendono bene il valore di ComuniCiclabili. In primis la mobilità urbana. Secondo Fiab il dilagare della motorizzazione di massa ha stravolto l’idea della città come civitas, che significa cittadinanza e civiltà. “Non solo la qualità dell’aria e la salute sono state compromesse, ma con esse anche la capacità della città di produrre qualità nelle relazioni umane e con esse anche innovazione ed economia”, scrive Fiab.
In seconda battuta va rilevata l’importanza del cicloturismo, un nuovo tipo di vacanza di sempre maggior successo, capace di creare un indotto nell’Unione europea di oltre 44 milioni di euro con ulteriori benefici economici diretti e indiretti. Investire in tale settore con infrastrutture e servizi (ad esempio ciclovie, ciclofficine, servizi di assistenza, noleggio, guide ecc.) accontenterà le esigenze dei turisti ed al contempo renderà le città più vivibili per tutti.
Fondamentale risulta poi la governance, alle infrastrutture si devono affiancare infatti molteplici azioni coerenti e capillari, “poiché la politica della mobilità richiede una visione olistica della città per incidere sui comportamenti”, chiarisce Fiab.
Infine la comunicazione e promozione, che ha un ruolo cruciale per sensibilizzare sull’importanza della mobilità sostenibile, con iniziative Fiab rivolte a bambini, famiglie, lavoratori e commercianti (tra queste Bimbinbici e Bike To Work).
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L’edizione 2023
“FIAB-ComuniCiclabili non è un premio ma uno strumento pensato e sviluppato per aiutare le amministrazioni a valutare, sulla base di precisi criteri, quanto il loro territorio sia realmente ‘a misura di bicicletta’ per i residenti e per i turisti, e ad accompagnarle in un percorso di costante miglioramento nel tempo. Nonostante il taglio dei finanziamenti, infatti, molti comuni continuano, con lungimiranza, a lavorare sul tema della mobilità ciclistica, ben consci del potenziale della bicicletta quale soluzione chiave per contrastare, oggi più che mai, crisi energetica e crisi climatica”, spiega Alessandro Tursi, presidente Fiab.
La sesta edizione di ComuniCiclabili si è chiusa con 11 nuove adesioni e 168 rinnovi. 13 amministrazioni hanno invece proseguito un percorso virtuoso meritando una promozione, ci riferiamo a Firenze, Bergamo e Treviso, passati da tre a quattro bike-smile, quota a cui si attestano anche Fano (PU), Misano Adriatico (RN), San Felice sul Panaro (MO), Sissa Trecasali (PR) e Tortoreto (TE). Un gradino sotto troviamo Fossalta di Piave (VE) e Martinsicuro (TE), mentre approdano a due bike-smile Gioia del Colle (BA), Porto San Giorgio (FM) e Roseto degli Abruzzi (TE).
Nota di merito per il vertice della classifica a cinque bike-smile, dove troviamo i capoluoghi di provincia Bolzano, Cesena, Ferrara, Pesaro, Ravenna, Reggio Emilia e Rimini, accanto ai Comuni di Arborea (OR), Cavallino-Treporti (VE), Favignana (TP), Grado (GO) e Merano (BZ).
L’edizione 2023 è stata patrocinata da due ministeri (Ambiente e Sicurezza Energetica e Infrastrutture e Trasporti), European cyclists’ federation (Ecf), Associazione nazionale comuni italiani (Anci), Istituto nazionale di urbanistica (Inu), Associazione dei Comuni virtuosi, Autonomie locali italiane (Ali), Città in Bici, Centro ricerca per il Trasporto e la Logistica de la Sapienza, World cycling alliance e WWF.
Le candidature per la prossima edizione partono dal mese di settembre.
L’evento dedicato a ComuniCiclabili ha previsto il solito momento formativo, incentrato quest’anno sul tema “Città 30: la visione culturale, l’esperienza di Bologna”. Ne ha parlato Andrea Colombo, esperto strategico di mobilità della Fondazione Innovazione Urbana.
Bologna città 30, dal 1° luglio aumentano le zone a basse emissioni
Siamo di fronte a una questione di grande attualità che ha condotto la piattaforma #Città30subito (a cui aderisce pure Fiab) a presentare una proposta di legge Città 30 presso le sedi istituzionali. Un atto normativo sulla base di quello già adottato in Spagna, che invita a promuovere le zone a basse emissioni (con limite di velocità a 30 km/h) per ridurre l’inquinamento e favorire la sicurezza stradale e la vivibilità urbana.
[Credits foto: Federazione italiana ambiente e bicicletta, fiabitalia.it]
