Equinozio di primavera 2023, arriverà il 20 marzo e segnerà il passaggio dalla stagione invernale a quella primaverile: ecco tutto quello che c’è da sapere
Lunedì 20 marzo alle 22:24 (ora italiana) terminerà ufficialmente l’inverno. Tra i momenti più attesi dell’anno, l’equinozio di primavera 2023 segnerà la fine della stagione fredda e l’arrivo delle giornate calde e soleggiate.
Cosa si intende per equinozio?
L’equinozio è un evento astronomico che avviene solo due volte all’anno. Si verifica quando il Sole incrocia la linea dell’equatore, rendendo la durata del giorno e della notte approssimativamente uguale in tutto il mondo.
Si tratta di un particolare fenomeno che riguarda il moto di rivoluzione della Terra intorno al Sole. Durante l’equinozio, infatti, l’asse di rotazione terrestre è perpendicolare rispetto al Sole: ciò significa che i raggi si distribuiscono in maniera uniforme su tutta la superficie del nostro pianeta e, come dice la parola stessa (che deriva dal latino aequa nox, “notte uguale al dì“), le ore di luce e di buio sono pressoché le stesse.
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L’equinozio del 20 marzo, tuttavia, segnerà il passaggio dall’inverno alla primavera soltanto nell’emisfero boreale, mentre nell’emisero australe avverrà l’esatto opposto, con l’estate che lascerà il posto all’autunno. Per l’arrivo dell’estate e dell’inverno, invece, bisognerà attendere i solstizi, che nell’emisfero nord avvengono rispettivamente nei mesi di giugno e dicembre.
Quando arriva l’equinozio di primavera 2023?
Come si è detto, nel 2023 l’equinozio di primavera cade il giorno 20 marzo, quando in Italia l’orologio segnerà le 22:24. Ma la data è sempre la stessa? La risposta è no. L’equinozio di primavera, infatti, può verificarsi un qualsiasi giorno tra il 19 e il 21 marzo di ogni anno, mentre quello d’autunno tra il 21 e il 24 settembre.
Il motivo è da ricercare nuovamente nel moto della Terra intorno al Sole, che contrariamente a quanto ci si potrebbe aspettare non dura 365 giorni. Un anno siderale (il tempo impiegato dal Sole per ritornare nella stessa posizione) misura infatti 6 ore e 9 minuti in più rispetto a quanto stabilito dal calendario gregoriano. È proprio al fine di correggere questa discrepanza che si è deciso di introdurre ogni quattro anni l’anno bisestile, incorporando le 24 ore di surplus in un “giorno aggiuntivo”: il 29 febbraio.
Ma al di là delle questioni puramente scientifiche, l’equinozio di primavera è caratterizzato anche da un forte valore simbolico, che interessa diverse popolazioni e culture di ogni epoca.
Tradizioni e celebrazioni legate all’equinozio di primavera
Con l’arrivo della primavera è come se la natura si risvegliasse da un lungo letargo. In molte culture, passate e presenti, l’equinozio di primavera viene celebrato come un momento di rinascita e di fertilità.
Dalla Mesopotamia all’Antico Egitto, dall’India al Giappone, dove l’equinozio di primavera coincide con il Shunbun no Hi, giornata che dà il via a una settimana di festeggiamenti nota come Primavera Higan, l’inizio della bella stagione rappresenta un’importante occasione per riflettere sulla bellezza della natura e su ciò che il futuro ha da offrire.
In Iran l’equinozio di primavera coincide con il Nowruz, il capodanno, il primo giorno dell’anno persiano.
[…] prima lezione -gratuita- è in programma questo giovedì, 23 marzo 2023, alle ore 9:30; il corso si effettuerà successivamente sempre al giovedì, dalle 9:30 alle […]