Il 25 aprile è la Giornata Mondiale del Pinguino, un evento per sensibilizzare e ricordare che l’impatto del riscaldamento terrestre sul clima antartico può provocarne l’estinzione.
La Giornata Mondiale del Pinguino, World Penguin Day, si celebra il 25 aprile di ogni anno, data che coincide con la loro straordinaria migrazione verso nord.
La Giornata punta a sensibilizzare l’opinione pubblica sulle minacce che gravano su questi uccelli non volatori, in particolare sulla specie del pinguino imperatore.
I pinguini sono tra gli animali più iconici del nostro pianeta, ma anche tra le specie più vulnerabili, a causa del riscaldamento globale e al declino degli ecosistemi marini.
Chi sono questi affascinanti animali?
Il pinguino è spesso protagonista al cinema e nel mondo dei cartoni animati, grazie alla sua speciale corporatura fisica che fa molta simpatia.
Al mondo esistono 18 specie diverse di pinguini. Ad oggi, si contano 40 colonie di pinguini in tutto al mondo. Ogni colonia è composta da un numero di coppie che vanno da un minimo di 200 a un massimo di 50 mila. Il loro habitat sono i ghiacciai, la cui progressiva scomparsa è un ostacolo per le nascite.
Il pinguino reale si riproduce nel pieno inverno antartico e raggiunge i luoghi della nidificazione verso fine marzo. L’uovo viene covato dal maschio fra maggio e giugno e tenuto sul dorso dei piedi. Le femmine invece, marciano verso il mare e, arrivate a destinazione si alimentano. Solo successivamente tornano dai loro compagni.
I maschi durante la covata non si nutrono, vivono con le loro riserve di grasso. Le uova si schiudono in circa due mesi e se ancora le femmine non sono tornate, sono i padri a nutrire i piccoli.
Questo uccello è dotato inoltre, di spessi strati adiposi sottocutanei. Può galleggiare senza quasi effettuare movimenti e nuotare velocemente, con frequenti immersioni alla ricerca di pesci e altri organismi marini di cui si alimenta. Il pinguino è infatti un nuotatore abilissimo, raggiunge i 15 km/h, di arrivare fino a 300 metri di profondità e stare in apnea fino a 20 minuti.
Antartide, un ufficio postale cerca impiegati per monitorare i pinguini
Le cause della loro estinzione
Fra le principali cause che portano a considerare il pinguino a rischio estinzione ci sono i cambiamenti climatici, che uniti alla riduzione dei ghiacciai costringono giovani pinguini ad affrontare acque gelide e feroci predatori quando ancora non sono in grado di farlo.
Per quanto riguarda l’alimentazione, i pinguini si nutrono di piccoli pesci come calamari oppure krill e piccoli crostacei. Ricavano dunque, il loro cibo dal mare e fanno affidamento su mari puliti e sani per ricche fonti di prede nutrienti. Ma negli ultimi anni i pinguini stanno riscontrando sempre più difficoltà per procacciarsi il cibo, a causa della pesca intensiva dell’uomo nell’Antartide.
L’iceberg A-76, il più grande del mondo, si è staccato dall’Antartide
A cosa serve la Giornata Mondiale del Pinguino
Il pinguino imperatore, la specie più grande di pinguino sul pianeta, è considerato prossimo all’estinzione nelle Liste Rosse della IUCN.
L’aumento della quantità di pioggia, causato dall’aumento delle temperature, può avere gravi ripercussioni sulla fauna e sugli ecosistemi dell’Antartide, e ovviamente sulla conservazione del pinguino imperatore. Questa specie vive in funzione del ghiaccio stabile. La formazione tardiva del ghiaccio, lo scioglimento precoce o la mancata formazione, riduce la riproduzione e la sopravvivenza della specie. La riduzione del ghiaccio può portare inoltre, a un allontanamento dalle aree di riproduzione dei giovani pinguini, costretti ad andare in mare non ancora pronti, ciò può indurre mortalità in età giovanile, con seri effetti sulle popolazioni.
Solo preservando l’habitat antartico, con la pesca e l’economia sostenibili e con la promozione di aree marine protette, saremo in grado di aiutare i pinguini a evitare l’estinzione.
