Microplastiche anche sulle Alpi, per contrastare l’inquinamento ad alta quota prende il via il progetto Stop the Alps becoming Plastic Mountains.
L’inquinamento da microplastiche non risparmia nemmeno le Alpi.
È quanto emerge dalle ricerche effettuate nell’ambito del progetto Stop The ALPs becoming Plastic Mountains. Grazie a questa iniziativa, durante tutto il 2021 sono state realizzate 23 escursioni, di cui 15 con pulizia di 197 km di sentieri.
In totale sono stati raccolti 98 kg di rifiuti di plastica (circa mezzo chilo a km) e sono stati effettuati 20 campionamenti di neve prelevati in 5 aree delle Alpi occidentali dal versante piemontese del Gran Paradiso alle Alpi Marittime.
Il progetto è stato ideato e realizzato dall’European Research Institute di Torino. Quest’ultimo ha potuto contare sull’apporto scientifico del Dipartimento di Scienze Applicate e Tecnologia del Politecnico di Torino.
Per portare avanti questa iniziativa sono state coinvolte oltre 1000 persone. Tra queste si contano escursionisti, alpinisti, biker, sciatori e studenti che hanno esplorato zone innevate in cerca di plastica e altri rifiuti.
Il commento dei ricercatori
I ricercatori hanno spiegato che: “Il progetto, il primo sulle Alpidi queste dimensioni geografiche e con questa varietà di interventi, si è sviluppato su diversi livelli: sensibilizzazione all’inquinamento da plastica, educazione, formazione, prevenzione, ricerca. Il progetto ha l’obiettivo di proteggere l’habitat di alta montagna, uno degli ultimi ambienti incontaminati dell’Europa meridionale, dall’inquinamento da plastica perché, contrariamente a quanto si possa pensare, azioni indiscriminate e incoscienti contribuiscono a colpire anche i territori più selvaggi e puri delle vette alpine, quindi anche quella straordinaria biodiversità e quegli ambienti che sono alla base del benessere e dell’economia delle aree più avanzate dell’intera Europa. Un patrimonio messo a rischio non solo dal cambiamento climatico, ma anche dall’invasivo inquinamento da plastica“.
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Il progetto proseguirà con il nome CleanAlps e nuove attività di citizien science fino a luglio 2023. In questo modo, verranno, dunque, raccolti nuovi dati sulla tipologia di rifiuti che infestano le Alpi.
[Photo by Karl Köhler on Unsplash]