Luca – La favola Pixar ci porta alla scoperta delle Cinqueterre

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Luca – La favola Pixar ci porta alla scoperta delle Cinqueterre ultima modifica: 2021-06-27T06:27:03+02:00 da Emanuel Trotto
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Luca, l’ultimo film Disney Pixar ci porta alla scoperta di un’Italia il più lontana possibile dai soliti stereotipi creando la magia.

Luca Paguro è un mostro marino. È incuriosito dal mondo degli umani al di fuori dell’acqua. L’occasione arriva quando incontra per caso il suo coetaneo Alberto. Scoperte le meraviglie della superficie, decide di comprarsi una Vespa e girare il mondo…

Il commento

Il rapporto dell’uomo con il mare naviga sulla doppia rotta della paura e del sostentamento. Il mare è l’ignoto, piatto e calmo sulla superficie, infinito a guardarsi. Mentre al di sotto di esso è il mistero. Il mistero che è anche una piacevole sensazione di paura e catarsi. Da una parte i pesci e dall’altra creature innominabili e pericolose per i pescatori e i naviganti. Creature attratte come una calamita dalla vita sulla superficie e dagli umani in particolare. La mitologia, le fiabe e i folklori pullulano di simili creature. Creature che non disdegnano di mescolarsi fisicamente con gli umani per avvicinarsi a loro: spinti vuoi dalla cupidigia, vuoi dall’amore, o soltanto dalla curiosità. La lista è lunga.

Il folklore italiano non è esente da tutto questo, al contrario. Una delle regioni italiane in cui tutto questo è presente è la Liguria. Le fiabe regionali e le leggende sono pregne di mostri marini, in particolare draghi, serpenti e polpi. Molti di essi sono nemici, altri si rivelano preziosi alleati. Da cosa è dovuto questo? La posizione della regione aiuta: una serie di coste rocciose con molte insenature e baie nascoste. Sulle quali si affacciano pericolosamente le case e i villaggi, come se fossero spinti dalle montagne alle loro spalle.  In altre parole è il rifugio perfetto per i mostri.

Luca film Pixar
I due protagonisti di Luca, Arturo Scorfano (a destra) e Luca Paguro nelle loro sembianze umane.

È di queste suggestioni che si nutre il nuovo film Pixar (distribuito dal 18 giugno su Disney+) Luca, diretto dall’italiano (o, ancora meglio, ligure), Enrico Casarosa. Nato e cresciuto a Genova, a vent’anni si trasferisce negli Stati Uniti dove studia arte e animazione al Fashion Institute of Technology. Successicamente lavora come storyboard artist di successi dell’animazione da L’era glaciale (2002) a Gli Incredibili 2 (2018), passando per Ratatouille (2007) e Up (2009). Nel frattempo si è guadagnato una nomination all’Oscar per il Miglior Cortometraggio d’animazione con La Luna nel 2011. La storia di formazione di un bambino che viene portato dal papà e dal nonno (entrambi pescatori) in barca in mezzo al mare.

Il primo trailer di Luca il nuovo film Disney

La storia di Luca, il suo esordio nel lungometraggio, non si discosta molto. Anche qui è un viaggio di formazione. Il personaggio principale, Luca Paguro è un mostro marino che vive sotto la superficie del mare con la sua famiglia. Egli potrebbe uscire in superficie e muoversi fra gli umani. Ma non lo fa perché, secondo la sua famiglia, al di fuori dell’acqua è pericoloso. Gli umani odiano i mostri marini e li cacciano. Ma la curiosità di Luca, pastore di pesciolini, non viene spenta da questi timori. Viene ulteriormente alimentata quando incrocia per la sua strada Alberto Scorfano. Si tratta di un suo coetaneo, anch’egli un mostro marino, che preferisce godere dei vantaggi della superficie. Egli si è infatti creato un rifugio in una vecchia torre abbandonata.

Il regista di Luca Enrico Casarosa
Il regista Enrico Casarosa. Ha messo nella storia fantasy numerosi riferimenti autobiografici legati alla sua infanzia.

La superficie è quella di un paesino fittizio delle Cinqueterre, Portorosso. Siamo nell’Italia della seconda metà degli anni ’60. Per le strade ci sono i manifesti ingialliti di Vacanze Romane di William Wyler e La Strada di Federico Fellini. Si ascolta Edoardo Bennato, Mina e Gianni Morandi alla radio. Il bullo del luogo, Ercole Visconti, sfreccia fra i carruggi con la sua Vespa Piaggio rosso fiammante. Essa è l’oggetto del desiderio di Alberto e Luca.

Alberto nel suo rifugio ha un poster pubblicitario che recita: «Vespa è libertà». I due amici lo interpretano alla lettera. Vogliono essere liberi di viaggiare per il mondo e per farlo è indispensabile viaggiare in Vespa. Da simbolo di benessere a simbolo di emancipazione. Il boom economico (e il consumismo) che ha invaso l’Italia nel Secondo Dopoguerra, ha raggiunto perfino gli abissi.

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In un certo senso Luca è un film molto sperimentale per la Pixar. Non tanto per le tematiche o per le invenzioni visive. Più che altro perché risulta una delle opere più profondamente autoriali che ha prodotto. Lo spirito del suo regista è così vivo che non sembra nemmeno essere un film Pixar da quanto è potente. In esso si respira una gioiosità dell’infanzia che noi, geograficamente, sentiamo più vicina. Non è usuale sentire parlare di Genova, o vedere uno spezzone de I soliti ignoti in una produzione così internazionale.

Luca film Pixar
Luca e Alberto rischiano, a contatto con l’acqua, di essere smascherati.

L’Italia raccontata in questo film – salvo alcune eccezioni – è assolutamente lontana dagli stereotipi che il cinema statunitense ci porta solitamente. Non è l’Italia da cartolina che, ad esempio, abbiamo visto nel recente Aquaman (2018). I paesaggi, le case colorate che si vedono dal mare, la macchia mediterranea, è quella che possiamo vedere anche noi. Le Cinqueterre con i suoi scorci sono fedelmente riprodotti. Il che dona al tutto un tono fiabesco.

Quindi si ha, da una parte, un prodotto che per noi è assolutamente familiare (senza essere imbarazzante) e dall’altra (pensando allo spettatore statunitense) una curiosità e una scoperta inaspettata. Ed è questo il vero valore aggiunto di Luca. Sentirci a casa anche se lontani mille miglia da essa.

Scheda film

  • Regia: Enrico Casarosa;
  • Soggetto e sceneggiatura: Enrico Casarosa, Jesse Andrews, Simon Stephenson;
  • Interpreti (voci originali): Jacob Tremblay (Luca Paguro), Jack Dylan Glazer (Alberto Scorfano), Emma Berman (Giulia Marcovaldo), Maya Rudolph (Daniela Paguro), Jim Gaffigan (Lorenzo Paguro), Saverio Raimondo (Ercole Visconti), Sacha Baron Cohen (Zio Ugo), Marina Massironi (Signora Marsigliese), Marco Barricelli (Massimo Marcovaldo), Sandy Martin (Nonna Paguro);
  • Origine: USA, 2021;
  • Durata: 95’;
  • Temi: CINEMA, MARE.

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Nato a Biella nel 1989, si è laureato in Storia del Cinema presso il DAMS di Torino nel 2012, ha partecipato alla rassegna stampa per l’Università al 29, 30, 31mo Torino Film Festival e ha collaborato per il Festival CinemAmbiente 2014. Collabora per diversi blog di cinema e free culture (Il superstite) e associazioni artistiche (Metropolis). Ha diretto due cortometraggi: E Dio creò le mutande (2011), All’ombra delle foglie (2012).

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