Decluttering: una pratica liberatoria e rigenerativa. Sì, perché sbarazzarsi del superfluo (letteralmente, il verbo anglosassone declutter significa fare ordine) ci rende indipendenti dalle cose materiali. Creando spazio per riconnettersi con se stessi e le proprie risorse.
Applicare la tecnica del decluttering alla camera dei bambini- eliminando giocattoli inutili e spesso inutilizzati- può rivelarsi prezioso: a livello organizzativo, ma anche dal punto di vista educativo e del miglioramento della qualità della vita di adulti e bambini.
Decluttering: meno oggetti inutili in casa, più spazio vitale per noi
Decluttering nella camera dei bimbi, meno è meglio
Le camere dei bambini sono spesso gremite di giocattoli che, dopo i primi giorni, vengono abbandonati in un angolino. Difficile individuare, in tali ambienti straripanti di cose, gli oggetti realmente importanti e utili. E così, ciò che è veramente in grado di dare gioia e opportunità di crescita rischia di essere dimenticato o sottovalutato.
In questo senso, il decluttering si rivela una pratica fondamentale. Anche e soprattutto nella camera dei piccoli di casa, liberarsi del superfluo consente ai bimbi di comprendere il valore delle cose cui tengono davvero.
Inoltre, avere meno oggetti stimola ad accedere a una risorsa che, a volte, rimane atrofizzata per via dei molti stimoli materiali: la fantasia, da sempre compagna irrinunciabile dell’infanzia.
Uno spazio a misura di bambino
Al di là della riflessione sul consumismo eccessivo che spesso permea le nostre vite, lasciare andare le “zavorre materiali” può influenzare positivamente la sfera psichica, alleggerita e purificata da tutto ciò che ingombra senza apportare benefici.
Lasciare ciò che serve a portata di mano, razionalizzando gli spazi, permette all’intero nucleo familiare di vivere con maggiore serenità.
Uno spazio bene organizzato, a misura di bambino, aiuta inoltre lo sviluppo intellettivo e psicomotorio del piccolo, gli insegna a semplificare, lo incentiva a essere indipendente e- evolvendosi a seconda delle sopraggiunte necessità- lo accompagna nel suo processo di crescita.
Decluttering in cameretta, come procedere
Fare ordine, lasciando andare quel che non serve, è qualcosa che di solito non giunge spontaneo. Chi più chi meno, infatti, i bambini faticano a staccarsi dagli oggetti. Fare decluttering insieme a loro, per quanto possa sembrare più complicato che eliminare giocattoli inutilizzati quando non se ne accorgono, può diventare un momento educativo e di condivisione preziosissimo.
A partire da alcune domande a cui rispondere insieme (questo oggetto è mai stato usato? Serve ancora al suo scopo? Da quanto non viene utilizzato?), si possono identificare oggetti da conservare, da regalare, da scambiare, da vendere o, come ultima opzione, smaltire.
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Giocattoli, libri e vestiti
Non soltanto i giocattoli, naturalmente, possono essere oggetto di decluttering. Con lo stesso criterio, è possibile razionalizzare periodicamente anche i capi di abbigliamento, donando o scambiando i vestiti che non servono più. Oltre ai negozi specializzati in abiti di seconda mano e al sempre efficace passaparola, esistono moltissimi gruppi sui social che permettono l’incontro fra domanda e offerta di oggetti per l’infanzia usati.
Anche le librerie casalinghe, a volte, hanno bisogno di essere revisionate. Devono, infatti, lasciare spazio a nuovi libri e ad altrettante occasioni di crescita, da scegliere in base all’età. Per non sovraccaricarle, può essere una buona pratica abituare i bambini alla frequentazione delle biblioteche, che permettono di scoprire la condivisione e l’accesso in assenza di possesso. Un’alternativa è il book-crossing, sempre più diffuso nei luoghi pubblici o fra privati.
Anche in questo caso, è fondamentale coinvolgere i piccoli nelle operazioni di selezione. Compierle insieme ai propri genitori costituisce, per i bambini, una grande opportunità di responsabilizzazione, che li rende consapevoli del valore delle cose e li fa sentire protagonisti delle scelte che li riguardano.