Burberry, la nota casa di moda inglese, è entrata nel piano RE100 e si impegna ufficialmente a utilizzare solo fonti di energia rinnovabile entro l’anno 2022. Questa scelta green friendly accomuna Burberry ad altre 99 multinazionali che vogliono, così, dare un forte segnale contro il cambiamento climatico.
Burberry fa parte del RE100
Ma cosa s’intende con Re 100? Quali sono le aziende che hanno aderito a questo progetto?
Il RE100 è un’iniziativa volta a unire le imprese più influenti e potenti del mondo che si sono impegnate a utilizzare energia pulita. Queste aziende hanno deciso di adoperare 100% di energie rinnovabili per alimentare le loro strutture. Ognuna ha individuato un limite temporale entro il quale deve essere effettuata la transizione da un’economia basata principalmente sull’uso delle fonti fossili ad una a basso impatto ambientale. Burberry, per esempio, vuole raggiungere questo obiettivo entro il 2022. Oltre a puntare su un business intelligente come quello dell’energia pulita, queste aziende fanno pressione sul sistema politico e finanziario dei loro Paesi e del mondo interno, al fine di raggiungere in tempi contenuti questo cambiamento green. Re 100 è ideato da The Climate Group in collaborazione con CDP.
The Climate Group è un’associazione no profit che collabora con il mondo aziendale, gli Stati e le associazioni con l’obiettivo di diminuire le emissioni di gas serra, contrastare i cambiamenti climatici e creare un sistema economico basato sulle energie rinnovabili. La no profit lavora in tutto il mondo, ha infatti uffici a Pechino, Londra, New York e New Delhi.
La CDP, acronimo di Carbon Disclosure Project è un’organizzazione che sensibilizza le aziende e le istituzioni al rispetto dell’ambiente e alla riduzione del loro impatto sulla Terra.
Le aziende che fanno parte del Re 100 operano in vari settori, dalla moda, alla finanza, all’automotive sino all’Information Tecnology. Tra i brand più noti ci sono: Facebook, Google, H&M, Nike, Apple, Bmw e Ikea. In quest’ultimo periodo, insieme a Burberry, hanno aderito al progetto anche Axa, Carlsberg Group e AkzoNobel.
Burberry Responsibility agenda
Nell’ultimo periodo RE100 ha raggiunto la cifra tonda di 100 multinazionali aderenti, tra le quali appunto Burberry. Proprio in occasione del conseguimento di questo obiettivo, Helen Clarkson, CEO, The Climate Group, ha dichiarato: “Siamo molto soddisfatti per il successo della nostra campagna. Abbiamo raggiunto 100 membri tre anni prima del previsto. Stiamo invitando le imprese a fare un passo avanti e ispirare i loro fornitori e colleghi a seguire il loro esempio in modo che insieme, siano in grado di accelerare la transizione dai combustibili fossili alle energie rinnovabili per mantenere il riscaldamento ben al di sotto di due gradi centigradi.”
Alla soddisfazione si unisce anche Leanne Wood, Chief People, Strategy & Corporate Affairs Officer di Burberry: “Utilizzare 100% della nostra energia da fonti rinnovabili entro il 2022 è un obiettivo primario della Responsability agenda Burberry per i prossimi 5 anni. Siamo orgogliosi del fatto che più della metà dei nostri uffici, negozi, magazzini e stabilimenti produttivi siano alimentati da energia verde. Tuttavia, l’accesso alle risorse rinnovabili è ancora limitato in alcuni luoghi. Con l’adesione al RE100 puntiamo a incrementare un’economia a basso impatto ambientale e a incoraggiare tutti i fornitori a utilizzare energia pulita.”
Burberry, azioni green del passato
La notizia dell’adesione della casa di moda anglosassone al progetto sostenibile ha subito visto un rialzo del 2% sulla Borsa di Londra. Non è la prima volta che Burberry attua delle azioni green per il rispetto dell’ambiente. Entro il 2020, la maison punta a eliminare tutte le sostanze nocive presenti nei suoi capi. Questo è un accordo fatto nel 2014 con Greenpaece con l’obiettivo di tutelare i consumatori e l’ambiente circostante. Nel 2016 Burberry era al vertice della Dow Jones Sustainability Index (DJSI) nel settore abbigliamento e beni di lusso.
Un’azienda, quindi, che si impegna per un futuro più sostenibile, in una società in cui anche le azioni virtuose di un brand possono incidere sul fatturato.
Cover Image: © Burberry