Felice come una Pasqua a Pasqua. Auguri dunque a tutti i nostri lettori a cui suggeriamo la ricetta per una Pasqua felice e sostenibile.
Felice come una Pasqua: «Molto felice, esultante, detto di chi manifesta grande gioia e allegria» è la definizione che dà il dizionario Corriere.it.
I detti proverbiali, così come le espressioni popolari, non mentono e la Pasqua è per tradizione una festività dal significato gioioso sia per i Cristiani che per gli Ebrei. Auguri dunque a tutti i nostri lettori: che sia una Pasqua felice all’insegna della sostenibilità.
Perché gioia e riflessione non sono valori contrapposti, anzi: siamo convinti che la vera felicità stia nella consapevolezza delle proprie scelte, sempre basate sull’attenzione verso persone, animali e ambiente. Ed ecco la nostra personale ricetta, che la redazione di eHabitat si impegna a testare con l’esempio, per una Pasqua a basso impatto e, quindi, più felice.
1. Rallenteremo il ritmo, godendo delle piccole cose e del tempo passato con la nostra famiglia e i nostri amici.

2. Approfitteremo dei primi tepori per stare a contatto con la natura, che rispetteremo non lasciando residui che tradiscano il nostro passaggio.
Non è possibile fare la raccolta differenziata sul posto? Porteremo i nostri rifiuti (che saranno pochissimi, perché nelle nostre scampagnate eviteremo, ad esempio, le stoviglie usa e getta e avremo autoprodotto gran parte dei cibi pasquali) a casa per differenziarli tra le mura domestiche.

3. Escluderemo dai nostri menù alimenti che possano nuocere agli altri esseri viventi, privilegiando pietanze fatte in casa, ingredienti cruelty-free a km0, arricchiti magari con erbe spontanee che avremo raccolto noi stessi durante le nostre passeggiate.
Naturalmente, gli unici agnelli che potrete trovare sulle nostre tavole saranno “alternativi”.

4. Riutilizzeremo in modo creativo gli imballaggi “pasquali” che non saremo riusciti a evitare e cercheremo sempre nuovi modi per recuperare l’eventuale cibo avanzato dai nostri banchetti, che mai e poi mai andrà sprecato.

5. Troveremo un momento per riflettere sul vero significato della Pasqua che, al di là di ogni accezione religiosa, si traduce in una splendida parola: pace.
Oltre tutte quelle differenze che ultimamente sembrano pesare tanto ma che, in fin dei conti, se si accompagnano al rispetto e alla voglia di conoscersi a vicenda, sono tutt’altro che un ostacolo.
Felice Pasqua a tutti voi!
