Baratto mon amour, quello scambio che non prevede denaro

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Baratto mon amour, quello scambio che non prevede denaro ultima modifica: 2014-11-27T08:00:47+01:00 da Valentina Tibaldi
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Cosa mi dai in cambio? Una domanda che rievoca l’infanzia e l’intervallo a scuola, quando scambiarsi merenda, figurine o gadget era una pratica collaudata e all’ordine del giorno. Ma il baratto è anche un’abitudine recentemente tornata in voga, ora che contingenze economiche e buonsenso ci spingono a limitare le spese e valutare soluzioni alternative all’acquisto incondizionato. Ed ecco che, allora, le iniziative dedicate al baratto si moltiplicano.

La Settimana del Baratto, svoltasi dal 17 al 23 novembre e giunta ormai alla sesta edizione, funziona così: per sette giorni, i viaggiatori possono concordare con i gestori di bed&breakfast sparsi in tutta Italia di soggiornare presso le loro strutture senza pagare denaro sonante, ma offrendo in cambio servizi o manodopera per cui sono qualificati, oppure oggetti dimenticati in soffitta che possono tornare a essere utili in nuove mani. Basta consultare le richieste sulla pagina Facebook, le wish-list con i desideri degli albergatori sul sito ed essere consapevoli delle proprie capacità per proporre uno scambio e accedere a questa bella esperienza. Perché all’aspetto economico-quantificato in risparmio- si aggiunge quello umano, quella relazione che si instaura quando si esula dal semplice rapporto gestore-cliente e intervengono conoscenza e collaborazione per un fine comune.
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Sintomo e risultato del forte interesse verso questa opportunità è Barattobb.it, il primo sito italiano permanente dedicato al baratto di alloggio e colazione presso ormai oltre ottocento strutture che hanno scelto di praticare la formula “Camera con Baratto” tutto l’anno o, comunque, in periodi che esulano dall’evento ufficiale di novembre.

Ma i viaggi non solo l’unica merce di scambio: mentre, da un lato, si diffondono gli swap party, occasioni sociali per incontrarsi e “ridistribuire” oggetti di ogni tipo, basta navigare un po’ sul web per rendersi conto dell’abbondanza di siti che offrono spazi virtuali per scambiare utensili, vestiti, cibo, case e persino preziosissimo tempo, per mezzo delle ormai diffuse Banche del tempo.

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In tutto questo, avrebbe potuto la SERR, Settimana Europea della Riduzione dei Rifiuti in corso dal 22 al 30 novembre in tutta Europa, non riconoscere nel baratto un valore che si traduce nella possibilità concreta di prevenire la produzione di rifiuti? La risposta è no, e infatti sono molte in Italia le azioni SERR sul tema, occasioni da cogliere anche in vista dell’approssimarsi del Natale. Il mercatino organizzato a Taranto il 22 novembre scorso è stato realizzato proprio in quest’ottica: scambiare addobbi e decorazioni natalizie per rinnovare senza spese, sprechi e rifiuti il proprio albero o presepe.

natale decorazioni

Stesso weekend, sempre in Puglia. Monteroni di Lecce ha ospitato il 22 e 23 novembre la Festa del Baratto con artisti di strada, evento commistione fra l’arte dello scambio e vere proprie installazioni artistiche realizzate con materiali di scarto. Ma non finisce qui, da nord a sud ce n’è per tutti: così come Grugliasco in Piemonte e l’Isola delle Donne in Sicilia (rimandiamo al sito della SERR per la descrizione e l’elenco completo delle azioni), anche Matera baratta, e lo fa il 29 novembre coinvolgendo attivamente la cittadinanza e in particolare il mondo degli anziani, depositari per eccellenza di saperi tradizionali sui temi di riciclo, riuso e pratiche sostenibili, nella Festa del Baratto e del Riuso.

Non vi bastano i banchi di prova fin qui citati per vincere la timidezza e lanciarvi in uno scambio? Il baratto potrà tornarvi utile il prossimo fine settimana quando, durante il Buy Nothing Day, tenterete il tutto per tutto e rinuncerete a qualunque acquisto per ventiquattr’ore.

Baratto mon amour, dunque. Un’alternativa reale al denaro ad ogni costo; una scelta virtuosa perché basata sulla cooperazione, sulla condivisione e sulla fiducia, capaci di generare un benessere diffuso che la prassi consolidata, spesso incentrata sull’individualismo, non è neppure in grado di immaginare; una pratica che non solo esiste, ma sta prendendo piede.

Stiamo davvero tornando a capire la differenza tra prezzo e valore?

Baratto mon amour, quello scambio che non prevede denaro ultima modifica: 2014-11-27T08:00:47+01:00 da Valentina Tibaldi
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Lettrice accanita e scrittrice compulsiva, trova in campo ambientale il giusto habitat per dare libero sfogo alla sua ingombrante vena idealista. Sulla carta è laureata in Lingue e specializzata in Comunicazione per la Sostenibilità, nella vita quotidiana è una rompiscatole universalmente riconosciuta in materia di buone pratiche ed etica ambientale. Ha un sogno nel cassetto e nella valigia, già pronta sull’uscio per ogni evenienza: vivere di scrittura guardando il mare.

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