Panda Bâ a Beaune, l’arte di Julien Marinetti per sensibilizzare sulla tutela degli animali in pericolo

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Panda Bâ a Beaune, l’arte di Julien Marinetti per sensibilizzare sulla tutela degli animali in pericolo ultima modifica: 2025-10-16T00:03:48+02:00 da Redazione eHabitat.it
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Il Panda di Julien Marinetti a Beaune è una scultura che unisce arte e sostenibilità e richiama l’attenzione sugli animali in pericolo e sull’importanza di agire per la biodiversità

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Il tenero Panda Ba di Julienne Marinetti a Beaune tra all’Hôtel-Dieu e l’Ufficio del turismo

A Beaune in Francia, un’opera che raffigura un panda gigante in bronzo dai colori accesi è stata posizionata davanti all’Hôtel-Dieu: è Panda Bâ, opera di Julien Marinetti.

Non si tratta solo di una scultura ma di un vero e proprio manifesto silenzioso per la tutela della fauna, una richiesta visiva che invita a riflettere sul destino delle specie in pericolo.

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L’opera non passa inosservata sia per le sue imponenti dimensioni che per la vivacità dei colori

Il Panda e il suo posizionamento urbano a Beaune

Il Comune di Beaune, rinomata cittadina della Borgogna, ha accettato con entusiasmo il dono dell’artista Julien Marinetti, artista francese classe 1967 che lavora come pittore, scultore e artista visivo. Arte figurativa, pittura su scultura, uso del bronzo, acrilico e vernice a laquage sono tratti distintivi del suo stile.

Il Panda Bâ, opera che fa parte della serie Bâ pandas che Marinetti ha immaginato dopo la sua esperienza in Asia,  di fatto dialoga con l’architettura storica circostante e diventa un nuovo punto d’interesse urbano nella cittadina conosciuta per l’importanza e per la bellezza artistica dei suoi tetti variopinti.

La scelta del luogo — davanti all’Hôtel-Dieu — non è infatti casuale: la scultura si inserisce in un contesto carico di memoria e valore estetico, crocevia di un flusso intenso di turisti provenienti da tutto il mondo.

Opere e ambiente, quando l’arte incontra l’ecologia

I tetti di Beaune sono celebri per la loro copertura policroma e smaltata, un segno distintivo degli Hospices de Beaune, l’ex ospedale medievale diventato simbolo della città e della Borgogna, ed è proprio qui che è stato posizionato il panda gigante. Le tegole in terracotta smaltata tipiche della regione francese creano figure geometriche brillanti che contrastano con la pietra degli edifici che li sorreggono e le rendono un’attrazione visiva unica, diventata un’icona di questo territorio.

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La particolare bellezza dei tetti degli Hospices de Beaune, un capolavoro architettonico gotico, li rende una delle attrazioni più iconiche e fotografate di tutte la Borgogna
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I tetti tipici di Beaune sono composti da tegole smaltate disposte in motivi geometrici che sembrano quasi un tessuto colorato

Beaune, cuore verde e culturale della Borgogna

Situata nel dipartimento della Côte-d’Or, Beaune è una delle gemme più autentiche della Borgogna, celebre in tutto il mondo per i suoi vini pregiati e il patrimonio storico perfettamente conservato.

Circondata da colline punteggiate di vigneti, questa piccola città medievale affascina per il suo ritmo lento, i mercati locali e le cantine scavate nella pietra dove si custodisce la tradizione enologica francese. Il suo simbolo più noto è proprio l’Hôtel-Dieu, un antico ospedale del XV secolo con il celebre tetto policromo, oggi museo che racconta secoli di solidarietà e arte.

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Il Comune di Beaune ha accettato con entusiasmo il dono dell’artista: Panda Bâ dialoga con l’architettura storica circostante e diventa un nuovo punto d’interesse urbano.

Ma Beaune non è solo vino e architettura: è anche una meta di turismo sostenibile, ideale per chi ama passeggiare tra i filari, esplorare le piste ciclabili della Route des Grands Crus o semplicemente respirare la quiete di un borgo dove natura, cultura e gusto convivono in perfetto equilibrio.

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Il significato simbolico del nome e del design

“Bâ” richiama il numero 8, simbolo di fortuna in Cina. Marinetti, in modo un po’ provocatorio, suggerisce che, nel 21° secolo, la sopravvivenza delle specie potrebbe essere lasciata più alla speranza e alla fortuna che all’azione.

L’uso del bronzo e della vernice non è solo estetico, ma vuole rendere duraturo il messaggio: l’arte al servizio della coscienza ecologica.

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Panda Bâ, l’opera di Julien Marinetti posizionata a Beaune, in Borgogna

Il bronzo è infatti un materiale resistente, capace di attraversare il tempo senza deteriorarsi. Usarlo per scolpire un animale come il panda — simbolo delle specie a rischio — significa voler rendere eterno un messaggio di tutela: la necessità di proteggere ciò che invece, nella realtà, è fragile e minacciato.

La vernice colorata aggiunge vivacità, ma anche contrasto: la leggerezza del colore sopra la solidità del metallo suggerisce come arte e natura possano convivere. È un modo per attirare lo sguardo e stimolare la riflessione, soprattutto in un contesto urbano.

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Marinetti con Bâ le Panda intende lanciare un messaggio sulla condizione degli animali in pericolo, con una potenza visiva che combina dolcezza (il panda) e forza (materiali e dimensione imponente).

Un invito a guardare oltre l’apparenza

Il panda, animale carico di empatia simbolica, diventa così portavoce della fragilità della fauna mondiale. Panda Bâ non è solo bello da vedere, ma rappresenta anche un monito: gli animali non possono fuggire da fenomeni come il cambiamento climatico, la deforestazione e  il bracconaggio. L’arte può quindi rendere visibile l’invisibile e stimolare riflessione e azione.

L’arte come strumento di sensibilizzazione

Julien Marinetti si inserisce così nella tradizione dell’arte impegnata: usando un soggetto universale per comunicare l’urgenza di proteggere gli habitat naturali.

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L’artista porta le sue sculture fuori dagli spazi museali per inserirle nel cuore della vita quotidiana. Le sue opere — come il Bulldog Doggy John, reinterpretazioni ironiche e affettuose del mondo animale — popolano piazze, strade e spazi pubblici in tutto il mondo, da Parigi a Singapore, da New York a Shanghai. Questa scelta non è casuale: l’artista desidera che le sue creazioni diventino presenze familiari e accessibili a tutti, in grado di stimolare una riflessione spontanea sulla bellezza e la fragilità della natura.

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La scultura in bronzo è un manifesto silenzioso per la tutela della fauna, una richiesta visiva che invita a riflettere sul destino delle specie in pericolo.

Collocare un panda o un cane antropomorfo nel pieno di una città significa mettere a confronto l’arte con il quotidiano, ricordando quanto la convivenza tra uomo e ambiente sia oggi precaria.

In un mondo che va sempre più veloce, Panda Bâ ci invita a fermarci e a riflettere. L’amore per gli animali non basta, a loro difesa è necessario agire, costruendo leggi al fine di conservare le foreste e proteggere gli habitat naturali.

Nel silenzio di una piazza o nel brusio di una via affollata, le sculture di Julien Marinetti continuano a parlarci — senza parole — di bellezza, rispetto e responsabilità. Il Panda Ba, con la sua presenza pacifica e maestosa, diventa ambasciatore di tutte le specie minacciate, simbolo di un mondo che chiede ascolto.

[Foto © eleonora anello | Beaune 2025]

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