A Grundarfjörður, Islanda occidentale, è stata realizzata una scultura dedicata a Thunderstorm, celebre esemplare di orca: un omaggio a questo predatore marino, fondamentale per l’equilibro dell’ecosistema, e un invito alla sua tutela
Nel cuore di Grundarfjörður -piccolo villaggio della penisola di Snæfellsnes, nell’Islanda occidentale, celebre per il monte Kirkjufell e i paesaggi mozzafiato- campeggia una scultura di un’orca che sembra emergere da un piccolo lago, circondato da erba e fiori.

L’opera, inaugurata nel 2016 all’interno del Paimpol Park, è stata realizzata dall’artista islandese Unnsteinn Guðmundsson e raffigura “Thunderstorm”, un maschio di orca noto agli studiosi e agli appassionati di cetacei per le sue frequenti visite nelle acque dello Snæfellsnes.
La penisola rappresenta infatti l’unico luogo in Islanda dove l’avvistamento delle orche è relativamente regolare, soprattutto in primavera e in autunno quando seguono i branchi di aringhe: un fenomeno che ha reso quest’area una meta privilegiata per biologi marini e whale watchers. Dal 2014 nella regione sono stati catalogati oltre 200 esemplari.
Caccia alle balene in Islanda, stop pure nel 2025
La scultura, fedele nei dettagli e nelle proporzioni, non è soltanto un omaggio a uno degli animali più carismatici dell’Atlantico del Nord, ma anche uno strumento di sensibilizzazione sulla biodiversità marina e sulla necessità di proteggere i cetacei e il loro habitat.
Il realismo dell’opera permette di apprezzare le dimensioni di un’orca maschio adulto, che può raggiungere fino a oltre otto metri di lunghezza, creando un effetto immersivo e didattico.
“Thunderstorm” è il frutto della collaborazione tra l’artista e associazioni locali, in particolare Orca Guardians Iceland, organizzazione che monitora e studia la presenza di questo fondamentale predatore, che mantiene in equilibro l’ecosistema nutrendosi di pesci e mammiferi marini.
Circolo d’Oro Islanda, la natura dà spettacolo vicino a Reykjavik
La scelta di rappresentare proprio Thunderstorm, un maschio riconoscibile per la pinna dorsale imponente e le caratteristiche macchie bianche (sorta di “impronta digitale” per le orche), rispecchia il forte legame tra gli abitanti del posto e questi animali, la cui presenza scandisce stagioni e attività economiche del territorio.
Collocata all’aperto, in uno spazio accessibile a tutti, la scultura è divenuta rapidamente un simbolo di Grundarfjörður, invitando residenti e visitatori a riflettere sull’equilibrio tra Uomo e Natura, tramite una specie-simbolo dell’ecosistema artico
L’opera testimonia una convivenza millenaria degli islandesi con il mare e rappresenta una dichiarazione d’amore per la fauna oceanica, con un invito alla sua tutela.
Vedere le foche in Islanda, tra la natura incontaminata dei fiordi
