Un mandala di piramidi di sabbia, la nuova ed immensa Land Art di Jim Denevan prende vita nel deserto di Abu Dhabi, un’opera divisa tra il monumentale e l’effimero
Self Similar. È questo il nome dell’ultima opera realizzata da Jim Denevan, artista molto conosciuto presso il grande pubblico per le sue particolari ed immense installazioni di Land Art.
Per quanto riguarda questo specifico progetto, l’autore ha voluto realizzare quello che da una visione sopraelevata appare come un mandala di piramidi di sabbia di notevoli dimensioni.
Situato nel cuore del deserto di Abu Dhabi, tale lavoro è particolarmente esplicativo della tecnica privilegiata dall’artista. Egli infatti fa confluire nelle sue creazioni elementi talvolta opposti, che proprio per questo acquisiscono un valore aggiunto.
Per l’appunto, ad un’esplicita monumentalità dell’opera corrisponde una breve durata temporale, in virtù della provvisorietà dei materiali usati per la realizzazione della stessa. Tutti questi aspetti risultano tipici della Land Art, corrente artistica che prevede un intervento diretto dell’artista sul territorio naturale.
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Un’opera d’arte immensa, naturale e temporanea
448 piramidi di sabbia disposte lungo 19 cerchi concentrici. Questo è il risultato finale dell’ultima opera di Land Art di Jim Denevan intitolata Self Similar.
Essa si estende per circa un chilometro quadrato nel deserto di Abu Dhabi e misura circa ventisette metri di altezza.
Tali dimensioni rendono l’installazione uno dei più grandi lavori di Land Art mai realizzati.

E sono proprio la particolare grandezza e la perfetta geometria delle forme a creare un suggestivo effetto ottico che ricorda i disegni dei mandala. Inoltre, lo spettatore, camminando lungo lo spazio tra le costruzioni, può ammirare da un’altra prospettiva il maestoso volume di queste piramidi di sabbia.

Realizzata per l’edizione inaugurale del programma Public Art Abu Dhabi, Self Similar possiede un’ulteriore caratteristica che le permette di apparire sempre diversa indipendentemente dal punto di osservazione.
Avendo infatti l’autore sfruttato un elemento naturale come la sabbia del deserto, essa è costantemente soggetta al cambiamento a causa delle differenti condizioni climatiche.
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Tant’è vero che del vento o della pioggia possono modificarne radicalmente la conformazione, fino alla sua completa sparizione. Ed è proprio questo ciclo vitale dell’opera che Denevan intende sottolineare con le sue immense installazioni di Land Art. Per l’appunto, per quanto esse risultino grandiose, l’interazione con l’ambiente e lo scorrere del tempo le conducono ad un’inevitabile conclusione. A ciò si ricollega perfettamente il principio essenziale della natura e della vita stessa, al quale nessuno può sottrarvisi.
[Immagini @jimdenevan]
