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Rifugio Finonchio, la SAT cerca un nuovo gestore

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Rifugio Finonchio, la SAT cerca un nuovo gestore ultima modifica: 2023-03-09T07:47:45+01:00 da Gabriele Olivo
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La SAT (Società Alpinisti Tridentini) è alla ricerca di un nuovo gestore a cui affidare il Rifugio Finonchio F.lli Filzi in Trentino.

Costruito sulla vetta dell’omonimo Monte, il Rifugio Finonchio è da sempre un punto di riferimento per alpinisti e roveretani. Adesso la SAT, Società Alpinisti Tridentini, è alla ricerca di un nuovo gestore a cui affidare questo luogo meraviglioso, affacciato sulla splendida Valle dell’Adige.

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La storia del Rifugio Finonchio

Di un rifugio sulla cima del Finonchio si incominciò a parlare nel 1912” si legge sul sito della SAT. Venne costituito un comitato, furono gettate le fondamenta, ma lo scoppio della guerra bloccò i lavori. Bisognò aspettare quindi gli anni ’20, quando il progetto venne ripreso e affidato nelle mani dell’architetto Pietro Marzani, che ne completò i lavori nel 1930. In seguito “si costituì un comitato che deliberò di dedicare il nuovo rifugio ai fratelli Fabio e Fausto Filzi, caduti nel corso del primo conflitto mondiale.

Il Rifugio venne pesantemente danneggiato durante la Seconda guerra mondiale. Benché fossero tutti d’accordo sulla sua ricostruzione si dovette attendere circa una decina d’anni, fino al 1956. I lavori furono nuovamente affidati a Marzani, e dodici mesi dopo ci fu l’inaugurazione. Il “nuovo” Rifugio presenta “caratteristiche costruttive ed estetiche singolari rispetto a quelle solitamente impiegate nei rifugi: di forma rettangolare si distingue per la linea del tetto, a volta semicilindrica.

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La struttura

Il Rifugio Finonchio è interamente costruito in pietra, con tetto a volta in cemento, strutturato su due piani (più una cantina sotterranea). L’ampia sala da pranzo può ospitare fino a 50 posti tavola, è dotata di banco bar e stufa a legna, oltre che cucina e servizi igienici. Al piano superiore si trovano l’alloggio del gestore e le 4 stanze riservate agli ospiti, per un totale di 13 posti letto. Il Rifugio è inoltre dotato di allacciamento alle reti elettrica e idrica, e dispone anche di un sistema di cisterne interrato per la raccolta delle acque piovane.

Come partecipare al bando

Chi fosse interessato a vivere un’esperienza piuttosto unica – a patto che si possiedano “conoscenza del territorio, delle vie di accesso al rifugio e ai rifugi limitrofi, nonché la capacità di apprestare, eventuali, necessarie azioni di primo soccorso” -, e dunque a diventare il nuovo gestore del Rifugio Finonchio, può partecipare al bando di selezione e inviare la propria candidatura. Ma attenzione: c’è tempo solo fino alle 24:00 di domenica 12 marzo.

[Foto di @Robertk9410]

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Nato a Torino nel 1997, dopo la laurea in ingegneria aerospaziale decide di misurarsi con il mondo della scrittura e del giornalismo. Attualmente frequenta la Scuola Holden di Torino e collabora come articolista con diverse testate online. Il suo scrittore preferito è Thomas Bernhard.

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