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Spagna, annullata per il secondo anno la festa di San Firmino, nessun toro rischierà la vita

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Spagna, annullata per il secondo anno la festa di San Firmino, nessun toro rischierà la vita ultima modifica: 2021-04-30T14:02:21+02:00 da Carla Clúa Alcón
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La festa di San Firmino celebrata dal 6 al 14 luglio a Pamplona, in Spagna, è stata cancellata per la pandemia. Per il secondo anno consecutivo nessun toro rischierà la vita

Non ci sarà la festa di San Firmino neanche quest’anno. A dirlo è stato il sindaco di Pamplona, Enrique Maya. “Rappresenta un rischio davvero molto alto data la pandemia”, ha sostenuto nel corso di una conferenza stampa, aggiungendo che si è ancora “lontano da garantire l’immunità di gregge”. Questo vuol dire che, per secondo anno di fila, Pamplona non sarà più la capitale del toro dal 6 al 14 luglio e non si metterà a rischio la vita di quegli animali.

La festa di San Firmino è, probabilmente, l’evento internazionale più importante della Spagna. Fino all’anno scorso, la festa non era mai stata annullata tranne durante la Guerra Civile Spagnola negli anni ’30. L’evento centrale è l’encierro, ovvero la corsa dei tori.

L’encierro consiste in una corsa libera di 875 metri davanti a sei tori selvaggi che si celebra tutti i giorni durante i festeggiamenti di San Firmino alle 8 del mattino. Si tratta di un’evidente tortura per gli animali, spinti a correre nelle strade affollate, stressati e con la possibilità di essere feriti. Ma è anche un pericolo per i partecipanti: le corse causano in media cinque incornati, circa 25 feriti gravi e 500 feriti lievi con colpi, erosioni o contusioni.

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Anche se tante associazioni anti-corrida cercano di vietare le attività che mettono in pericolo la vita degli animali, le corse sfrenate dei tori per le strade di Pamplona attirano ogni anno milioni di turisti. Secondo il Diario de Navarra, 1,33 milioni di persone hanno partecipato agli eventi di San Firmino e 13.800 hanno corso negli encierros del 2019.

L’encierro di San Firmino non è l’unico evento che si celebra con tori in Spagna. Molto peggio è la corrida, considerata da alcuni un’arte e da molti altri una tortura pubblica e crudele. Recentemente, diverse organizzazioni che si battono per i diritti degli animali hanno lanciato la campagna #EstoLoPagasTú (#QuestoLoPaghiTe), che denuncia l’investimento di fondi pubblici nella corrida che provengono dalla Politica Agricola Comune (PAC), i Ministeri spagnoli e le diverse comunità autonome.

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Bisogna sapere, però, che le attività con tori hanno un trattamento molto diverso nelle comunità autonome spagnole. Mentre in alcune come le Isole Canarie o la Catalogna esse sono vietate, a Madrid, Murcia o Castilla La Mancha sono considerate un Bene di Interesse Culturale.

La pandemia ha salvato un’altra volta i tori di Pamplona. Purtroppo, l’anno prossimo si riprenderanno le corse e si lascerà, ancora una volta, una scia di sangue nelle strade.

Spagna, annullata per il secondo anno la festa di San Firmino, nessun toro rischierà la vita ultima modifica: 2021-04-30T14:02:21+02:00 da Carla Clúa Alcón
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Laureata in giornalismo, vive a cavallo tra l'Italia e la Spagna. Nata nel 1996 a Tarragona (Catalogna), sta conseguendo una Laurea Magistrale in Scienze Internazionali all'Università di Torino. Ha lavorato in diversi media spagnoli, televisione, radio e giornali. Le sue passioni sono viaggiare, scrivere, conoscere la politica e imparare le lingue –ne parla sei!-. Amante del buon cibo, è sempre alla ricerca del sole e del mare.

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