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Diritti d’autore per il leopardo, ecco come l’industria della moda potrebbe salvare l’animale

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Diritti d’autore per il leopardo, ecco come l’industria della moda potrebbe salvare l’animale ultima modifica: 2021-03-13T07:07:25+01:00 da Carla Clúa Alcón
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La comunità scientifica di Oxford propone che l’industria della moda paghi i diritti d’autore per l’uso di stampe che imitano la pelliccia del leopardo per la sua salvaguardia

Diritti d’autore per salvaguardare il leopardo. La diffusa moda dell’animal print potrebbe contribuire alla conservazione del leopardo. Lo sostengono i ricercatori dell’Università di Oxford dopo uno studio che ha analizzato la popolarità di questo tipo di stampa. Secondo gli studiosi, il successo di questa moda si potrebbe essere sfruttato a beneficio dell’animale attraverso i diritti d’autore. Si è calcolato che se ogni produttore desse un 1% del prezzo del capo a enti di beneficenza per la fauna selvatica, si potrebbe contribuire concretamente alla conservazione della specie.

La stampa leopardata è una delle tendenze più utilizzate nella moda, sia nelle collezioni invernali che in quelle estive. Purtroppo, i leopardi sono una specie  a rischio: più del 75% sono scomparsi e in una dozzina di paesi e regioni si sono definitivamente estinti.

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I ricercatori hanno cercato di quantificare l’interesse per questa moda analizzando i media tradizionali, l’attività di Google e i post di Instagram. I risultati non sorprendono: ci sono più di 2,9 milioni di post su Instagram con l’hashtag #leopardprint e 80.000 articoli in lingua inglese negli ultimi 15 anni. Nonostante ciò, meno del 2% delle citazioni nella stampa era associata allo stato di conservazione del leopardo. Si parlava solo di moda.

È evidente la chiara disconnessione tra la moda leopardata e la preoccupazione per le condizioni dell’animale vero. Ma si può utilizzare il marketing dell’animal print per portare beneficio al leopardo? Secondo gli autori si. Serve trovare un modo per collegare la passione per questa stampa con l’urgenza della conservazione dell’animale.

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Dato che si tratta probabilmente del più grande caso di appropriazione culturale esistente, si dovrebbe pagare una sorta di diritto d’autore al leopardo per l’uso di una stampa basata sulla sua pelliccia. Solo assegnando un 1% del prezzo di ogni prodotto leopardato, si potrebbero raccogliere miliardi di sterline per l’animale.

La strategia veicola una doppia azione di marketing. In primo luogo, servirebbe anche per cancellare tutte le connotazioni negative per i capi leopardati che, anche se sono realizzati con materiali artificiali, a volte sono visti in modo non etico. Inoltre, contribuendo alla conservazione della specie, la persona che comprasse e indossasse una giacca con questo animal print non solo sarebbe considerata una fashion victim, ma anche una vera e propria ambientalista.

[Immagine di copertina: freepik.es]

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Laureata in giornalismo, vive a cavallo tra l'Italia e la Spagna. Nata nel 1996 a Tarragona (Catalogna), sta conseguendo una Laurea Magistrale in Scienze Internazionali all'Università di Torino. Ha lavorato in diversi media spagnoli, televisione, radio e giornali. Le sue passioni sono viaggiare, scrivere, conoscere la politica e imparare le lingue –ne parla sei!-. Amante del buon cibo, è sempre alla ricerca del sole e del mare.

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