Rinnovati e raddoppiati con l’ultimo decreto, i bonus baby sitter rappresentano una misura di sostegno alle famiglie con figli under 12.
Bonus baby sitter: con il Decreto Rilancio, annunciato dal Presidente Conte e dal Consiglio dei Ministri, si cerca di pensare anche alle famiglie con bambini.
Rimasti ormai privi del riferimento scolastico, i più piccoli necessitano di assistenza e supervisione da parte degli adulti in una fase in cui molti genitori sono rientrati nei luoghi di lavoro o devono concentrarsi con il telelavoro.
Insieme a congedi parentali e lavoro agile, questa misura cerca di rispondere alle esigenze stringenti di questo periodo per ripartire senza lasciare indietro i più piccoli.
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Bonus baby sitter: in cosa consiste
Rappresenta una misura di sostegno già prevista nel Decreto Cura Italia, di cui viene previsto un aumento del limite massimo complessivo (da 600 a 1200 euro). Questa cifra raddoppia, arrivando a 2000 euro, nel caso di genitori di figli sotto i 12 anni di età che siano dipendenti sanitari, sia pubblici che privati, o che lavorino nel comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico. Il sussidio è previsto anche in caso di figli disabili che abbiano già superato i 12 anni.
Il bonus può essere corrisposto anche per l’iscrizione a servizi socio-educativi territoriali, a centri con funzione educativa e ricreativa e a servizi integrativi e innovativi per la prima infanzia. Il periodo di copertura è relativo ai mesi da giugno a settembre 2020.
L’accesso a questo sussidio risulta, tuttavia, incompatibile con quello previsto per gli asili nido.
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Bonus baby sitter: come richiederlo
Le modalità di funzionamento del bonus per genitori con figli under 12 non subiscono grandi variazioni rispetto a quelle previste nei decreti precedenti.
Il sussidio, erogato dall’INPS, può essere richiesto presentando la domanda in modalità telematica tramito il servizio online del sito ufficiale. In alternativa, lo si può richiedere tramite i patronati o il Contact Center dell’INPS.