Preziosi bio-indicatori, gli anfibi sono tra le specie maggiormente minacciate dal rischio di estinzione. Per questo è importante una ricorrenza come il Frog Day, che punta a sensibilizzare l’opinione pubblica sul destino di questa specie.
Giornata internazionale per la salvaguardia delle rane: il 28 aprile si celebra il Save the Frog Day.
Una ricorrenza iniziata nel 2009 per ricordare la condizione di questi anfibi e sensibilizzare l’opinione pubblica sui rischi che incombono su questa preziosa specie.
Noto nell’immaginario fiabesco per le sue potenzialità trasformative, l’anfibio è una specie animale fondamentale per salvaguardia dell’intero patrimonio di biodiversità.
Giornata internazionale per la salvaguardia delle rane: Save the Frog Day
Biodiversità in pericolo: un milione di specie a rischio estinzione
Fin dalle sue origini questa giornata nasce per tutelare e conservare questa specie a rischio.
Scarsa disponibilità idrica, inquinamento e uso di pesticidi, progressiva scomparsa degli habitat, cambiamenti climatici e invasione di specie aliene sono alcuni dei fattori principalmente imputati.
Salvaguardare questo anfibio implica tutelare un animale che svolge un ruolo chiave per garantire la biodiversità.
Le rane, infatti, contribuiscono a pulire l’acqua dalle alghe e si nutrono di insetti. Inoltre costituiscono un tassello importante come prede per altri animali all’interno della catena alimentare. Infine, è bene ricordare che gli anfibi in generale rappresentano degli ottimi indicatori biologici, in grado di segnalare importanti cambiamenti negli equilibri dell’ecosistema in cui vivono. La loro pelle, infatti, è altamente permeabile e capace di assorbire ogni sostanza chimica presente nell’ambiente. Se vivono in ambienti fortemente inquinati, quindi, difficilmente sono in grado di sopravvivere.
Le specie di anfibi che rischiano l’estinzione sono molto più numerose di quelle che si possano immaginare. Si stima come minimo un quarto delle circa 8000 specie conosciute di anfibi, ma le rilevazioni scientifiche spesso sono incomplete per i pochi dati raccolti negli ultimi anni e per la scoperta di nuove specie in angoli remoti del Pianeta.
