Una riforma del servizio cimiteriale in Lombardia consentirà di collocare le ceneri degli amici a 4 zampe insieme ai proprietari rispettando un legame affettivo finora ignorato.
Finalmente in Italia, nella Regione Lombardia una proposta di legge consentirà libertà di scelta in materia di sepoltura senza distinzione tra esseri umani e animali. Chiunque lo desideri potrà deporre le ceneri del proprio amico animale accanto alle proprie nel loculo o nella tomba di famiglia.
“In attesa dell’approvazione definitiva da parte del Consiglio siamo orgogliosi di questa proposta che rappresenta un grande passo avanti in materia di civiltà” dichiara il capogruppo di Forza Italia Gianluca Comazzi, dopo l’approvazione della Commissione Sanità dell’emendamento. La riforma sanitaria verrà presentata in Consiglio regionale a metà febbraio per il voto definitivo.
Una famiglia per l’eternità: diritti, doveri e interessi economici di un servizio richiesto dal cittadino
Dopo il libero accesso ai luoghi pubblici e la possibilità di richiedere un permesso retribuito sul lavoro per la malattia del proprio cane o gatto, per gli animali d’affezione (di cui fanno parte anche il criceto e il cavallo) arriva anche questa conquista. E non solo per loro, a gioirne è tutta la famiglia. Una risposta al comprensibile desiderio di restare vicini anche dopo la morte.
Oggi quando un cane cessa di vivere, dopo l’intervento del veterinario che ne certifica la morte e la cancellazione dall’anagrafe da parte della ASL competente, si può:
- Scegliere di seppellirlo in giardino;
- Lasciare che il veterinario consegni il corpo alle ditte incaricate alla cremazione, pagando la quota per lo smaltimento;
- Optare per la cremazione singola e conservare le sue ceneri;
- Portarlo nel cimitero per gli animali dove per 5 anni avrà a disposizione una tomba.
Nessuno purtroppo dura in eterno, nemmeno il gatto per il quale è prevista la stessa procedura tranne per il certificato di morte, per lui non indispensabile.
Una famiglia per l’eternità: nuove procedute e vecchia burocrazia a confronto
Sul delicato tema della sepoltura le criticità, nell’attuare il cambiamento, riguarderanno la gestione delle pratiche burocratiche e la realizzazione. Sulle competenze degli addetti ai lavori infatti si individua lo scoglio maggiore da superare, in un business da tanti zeri che nessuno intende perdere.
«Regole e controlli più certi, volti a tutelare le famiglie rese fragili dal momento delicato che stanno vivendo» promette il presidente della Commissione Sanità e Politiche Sociali Regione Lombardia, Emanuele Monti commentando l’approvazione dell’emendamento.
Un altro punto importante inserito nella riforma riguarda proprio le imprese impegnate nel settore. L’intento è tutelare le piccole imprese artigianali introducendo dei criteri perché possano continuare a operare nel territorio e sopravvivere nonostante le grandi aziende . Il PDL 36 dà il via a una completa e complessa revisione del testo unico delle leggi in ambito sanitario in risposta alle rinnovate esigenze sociali.