Lo Sri Lanka è una terra dalle molteplici contraddizioni. Meta perfetta per chi vuole avvicinarsi alla cultura del Subcontinente indiano. Negli anni, dopo la guerra civile che l’ha letteralmente dilaniata, il turismo è aumentato e ormai a tutti è accessibile quella che è definita la Lacrima dell’India.
Paesaggi meravigliosi, templi magnifici, piantagioni di tè, sorrisi e spiritualità viaggiano parallelamente e in netto contrasto con quello che si può definire il lato oscuro dell’isola.

L’illusione di un benessere che crea malessere
In realtà l’inquinamento sta annientando l’isola. E questo è il problema quando l’occidente si impone prepotentemente con la sua cultura consumistica per business, invadendo territori con falsa ricchezza pagata a caro prezzo. Un prezzo molto più alto di quello che si possa pensare. La mancanza di un’educazione su come affrontare in particolare lo smaltimento dei rifiuti, sta ledendo persone, il territorio, il mare, gli animali. La stessa cultura del territorio.

Non è neanche di un anno fa la notizia di come una montagna, letteralmente, di rifiuti si sia abbattuta su una baraccopoli nei pressi della capitale Colombo, con conseguenze immaginabili.
Elefanti e pescatori in balia dei rifiuti
L’emergenza si estende con effetti gravissimi anche per la vita di animali e di persone. L’allarme lanciato per salvare gli elefanti, uno degli animali sacri del luogo, che vivono nei pressi di una discarica a cielo aperto nel centro dell’isola e che si cibano di rifiuti e plastica sta facendo il giro del mondo. Per non parlare del mare, che sputa rifiuti che riempiono le reti di pescatori molto più del pesce.

Lo Sri Lanka è una meta imperdibile per chi ama viaggiare. E c’è chi sta tentando il tutto per tutto per portare un’ecologia sostenibile, basti pensare che qui nasce la carta ecologica fatta con cacca di elefante. È quindi fondamentale per chi ha rispetto dell’ambiente approcciarsi in modo consapevole a questa terra, conoscendone anche i lati, per così dire “deboli”, affrontando l’esperienza con la prospettiva di contribuire a non aggravare la situazione delicata di un piccolo e meraviglioso ecosistema che il tempo potrebbe definitivamente rompere.
Credits photo @clodez

Bellissimo articolo Claudia: l’attenzione ai temi ambientali dovrebbe essere messa più spesso ai primi posti.
Dei miei viaggi in India conservo ricordi di meraviglia e di dolorosa contraddizione interna e, tra questi ricordi, mi sovviene l’aver definito Mumbai come “un grande immondezzaio colorato”.
Lo Sri Lanka mi manca.. grazie per questa breve immersione tra bellezza e consapevolezza.
Aspetto presto articoli e foto dei viafgi!