Figura iconica degli anni ’50, Rosa Parks è diventata un simbolo di coraggio nella lotta alle ingiustizie. La sua scelta alimentare vegetariana è un esempio di coerenza in un approccio antispecista che combatte le sopraffazioni.
Rosa Parks è un nome indissolubilmente associato alla lotta per i diritti umani.
Con il suo gesto storico, l’attivista afroamericana è diventata un’icona nella lotta alla segregazione razziale.
Ma oltre che per il suo atto coraggioso, la ricordiamo anche per un’altra scelta importante come quella di diventare vegetariana.
Rosa Parks: storia
La sera dell’1 dicembre 1955 Rosa Louise McCauley Parks, rientrando dopo una lunga giornata lavorativa, si rifiutò di cedere il posto ad un uomo bianco sull’autobus. Ribellandosi a quanto stabilito da una legge dell’epoca, diede avvio al cosiddetto “Montgomery Bus Boycott”.
La sua protesta, infatti, spinse altri cittadini afroamericani a non utilizzare i mezzi su cui veniva messa in atto questa forma di segregazione sul posto a sedere.

Nonostante le sia costato l’arresto, con questo gesto la Parks contribuì in modo decisivo a dare un forte impulso al movimento per i diritti civili, da cui emerse il leader Martin Luther King.
A distanza di un anno dal suo pacifico rifiuto, la Corte Suprema decretò l’incostituzionalità della legge sulla segregazione sui mezzi di trasporto.
Il suo atto di coraggio, celebrato il 4 febbraio, giorno della sua nascita, ci ricorda l’importanza di far sentire la nostra voce di fronte alle ingiustizie.
Rosa Parks, attivista vegetariana

Ma l’impegno di questa donna guardava anche nella direzione di altre creature sottoposte a soprusi, come gli animali.
Non molti sanno, infatti, che era vegetariana. Lo ha rivelato lei stessa in un’intervista quando era ormai anziana.
La sua dieta cruelty-free, portata avanti per oltre 40 anni, nasceva anche dall’esigenza di mettere al primo posto un’alimentazione sana. Questo anche per problemi di salute che la Parks aveva avuto durante l’infanzia.
Il suo è stato un perfetto esempio di quell’antispecismo che abbatte le differenze quando si parla di diritti.
Venuta a mancare il 25 ottobre del 2005, resta nel nostro immaginario come un eterno simbolo femminile di emancipazione e coraggio.
