Khaled bin Alwaleed bin Talal, il principe vegano che aiuta l’ambiente

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Khaled bin Alwaleed bin Talal, il principe vegano che aiuta l’ambiente ultima modifica: 2017-03-07T08:00:10+01:00 da Alberto Pinto
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Non tutti i principi sono azzurri, qualcuno è anche “verde. Se l’esistenza dei primi ci lascia alquanto perplessi, abbiamo meno dubbi per ciò riguarda la seconda categoria. Di certo il più green di tutti è il saudita  Khaled bin Alwaleed bin Talal, figlio di uno degli uomini più ricchi del mondo, che da qualche anno a questa parte si è fatto piacevolmente notare per le sue nobili gesta.

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Non stiamo parlando di singolar tenzoni o di abilità di combattimento, ma di un’ammirevole svolta personale che lo ha portato a rivedere la gestione delle sue finanze e a coltivare il sogno di rendere il mondo un posto migliore e più sostenibile.

Se un tempo il giovane principe era famoso per le sue spese eccentriche, dalle pellicce, alle auto, ai modellini di aerei rivestiti in oro, oggi è un uomo profondamente diverso, che ha a cuore le sorti del nostro pianeta e che è pronto ad investire per lavorare ad un futuro migliore.

La sua ultima sfida è quella di diffondere in Medio Oriente uno stile alimentare più sano e sostenibile, che lui stesso ama definire “vegetale” e che segue i principi della filosofia vegan. Una cultura del cibo diversa e più salutare, ancora poco conosciuta e radicata nella sua terra, e che, secondo il  principe Khaled bin Alwaleed potrebbe anche rappresentare una strada vincente per contrastare la crescente tendenza all’obesità nei paesi mediorientali.

Il principe Khaled bin Alwaleed a sostegno della campagna Mercy For Animals
Il principe Khaled bin Alwaleed a sostegno della campagna Mercy For Animals

Scoraggiare il consumo di carne, magari tramite l’applicazione di tasse ad hoc, è una delle proposte per cui si batte il principe Alwaleed, il quale non ha nascosto il desiderio di vedere un maggiore coinvolgimento da parte del governo nel promuovere abitudini alimentari più sane e cruelty-free.

Per il nostro principe verde si tratta di un vero e proprio rovesciamento di prospettive, che nasce da un percorso interiore preciso. In passato Khaled bin Alwaleed bin Talal non prestava molta attenzione alle questioni legate all’ambiente, consumava regolarmente carne e si dedicava addirittura alle battute di caccia.

Una riflessione più profonda su questi temi, unita a dei personali problemi di salute, hanno portato il principe a riconsiderare le sue scelte, sia in fatto di alimentazione che in fatto di acquisti di lusso.

Con il tempo, infatti, il blasonato saudita è diventato famoso anche per le sue generose donazioni per sostenere iniziative altrettanto nobili, o forse di più.  I diritti delle donne, i soccorsi umanitari in caso di calamità, la ricerca medica e naturalmente l’ambiente, sono i settori a cui il principe Khaled bin Alwaleed ama destinare di tanto in tanto cifre esorbitanti.

Il Principe Khaled Bin Alwaleed, molto attivo sui social network, ama dedicare molti post alle sue battaglie per i diritti degli animali.
Il Principe Khaled Bin Alwaleed, molto attivo sui social network, ama dedicare molti post alle sue battaglie per i diritti degli animali.

Le ultime mosse in questo senso sono state l’apertura di un ristorante vegano in Bahrein, per rendere concreto il sogno di avvicinare il Medio Oriente alla sua filosofia alimentare, e un finanziamento di ben 50 milioni di dollari alla Breakthrough Energy Venture, un fondo nato per sostenere le start up e le giovani imprese che scelgono di puntare su fonti energetiche pulite e rinnovabili.

Principe nei titoli e nel cuore, Khaled bin Alwaleed bin Talal ha saputo prendere consapevolezza dei propri mezzi e del loro potenziale, portare avanti le buone cause e prendersi cura di un bene veramente speciale, il più prezioso di tutti.

Khaled bin Alwaleed bin Talal, il principe vegano che aiuta l’ambiente ultima modifica: 2017-03-07T08:00:10+01:00 da Alberto Pinto
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Khaled bin Alwaleed bin Talal, il principe vegano che aiuta l’ambiente ultima modifica: 2017-03-07T08:00:10+01:00 da Alberto Pinto

Beneventano, laureato in comunicazione audiovisiva. Appassionato di cinema, serie televisive, viaggi e di tutto ciò che è arte e comunicazione. Creativo, curioso e sognatore, ama immergersi nelle storie e scoprirne dettagli e sfaccettature. Per eHabitat scrive di musica e di cinema

3 Commenti

  1. Buonasera, mi chiamo Antonella e sono di Firenze.
    Il mio non è un commento, ma una richiesta di aiuto, non avendo trovato la finestra dei contatti per poter esporre quanto segue.
    Ancora una volta mi capita un articolo in cui si parla del blasonato saudita diventato famoso non solo per le sue generose donazioni, ma per la scelta radicale di vita, diventando addirittura vegano.
    Il principe Khaled bin Alwaleed ha donato cifre importanti a favore dell’ambiente ed anche per scopi umanitari e sociali.
    Sono alcuni mesi che sto cercando di contattare benefattori di tutto il mondo a cui sottoporre un progetto, elaborato con l’aiuto professionale volontario di un gruppo di amici Esperti, in linea con le tematiche valoriali del principe.
    Non mi prenda per folle, ma mia nonna diceva: “DOMANDARE è LECITO, RISPONDERE è CORTESIA”, Cristo ed altre dottrine dicono: “Chiedete e vi sarà dato, bussate e vi sarà aperto” ed io, onestamente, io provo a “bussare”.
    Mi piacerebbe poter avere un Suo parere ed un eventuale consiglio sulla metodologia ed i canali da utilizzare per divulgare il progetto elaborato, denominato “FABBRICA dell’Armonia – Castello virtuale aperto” da realizzarsi in Toscana sotto le falde del Pratomagno, non solo al principe Saudita, ma a più benefattori possibili che possano avere lo stesso approccio al mondo che ci circonda, sarebbe molto importante.
    Spero di essere stata capace di incuriosirLa.
    La ringrazio per l’ attenzione e Le porgo i miei saluti più cordiali.
    Antonella Tognaccini
    love&gratitude

  2. Buon giorno principe mi chiamo accardo Francesco sono un suo dipendente dal 5maggio 2015io tengo al mio lavoro presso la raimondi cranes e appunto per questo che mi rivolgo a lei se non cambia qualcosa o qualcuno il suo buon nome e quello della azienda non so quanto può durare e quello che le sto dicendo posso provarlo quando vuole si parla tanto di qualità e competitività ma non e proprio cosi spero che voglia fare una chiacchierata visto che per l’unica volta che lo vista la ritengo una persona ammirevole cordialmente la saluto

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