Tra i tanti artisti che hanno affidato alla loro musica il racconto dei soprusi che l’uomo continua a perpetare ai danni della natura c’è anche Marvin Gaye, icona indiscussa del soul e dell’R&B.
Nel 1971 l’artista compone la splendida e struggente “Mercy, Mercy Me (The Ecology)”, una vera e propria preghiera in musica destinata a diventare un inno della canzone ecologica. Con la sua voce calda e la sua melodia delicata, Marvin Gaye lancia un messaggio forte e incisivo, rivolgendosi alla pietà di Dio a nome della Terra.
Qualcosa di grave sta accadendo alla natura, un cambiamento che parla di sofferenza. Sono parole e richieste d’aiuto che, rilette oggi a oltre quarant’anni dalla pubblicazione del pezzo, fanno riflettere su come già allora la questione ambientale fosse incombente, e di conseguenza sui pochi passi in avanti compiuti con lo scopo di porvi rimedio.
“Le cose non sono più come una volta”, canta Marvin Gaye, elencando una serie di tragedie che si abbattono sugli elementi più puri e vitali del nostro ambiente. Il cielo, il mare, il vento e la terra soccombono al veleno dell’inquinamento, un flagello che l’uomo ha scelto di subire in nome del progresso e a cui è difficile sfuggire. “Dove sono finiti tutti i cieli blu? Il veleno è il vento che soffia da Nord, da Sud e da Est”.
Marvin Gaye mette in luce l’insensatezza di tutto ciò, che non può portare ad altro che alla morte. Dai pesci “pieni di mercurio” in un mare di petrolio, alla morte degli uccelli e degli animali con cui da sempre conviviamo, alle radiazioni che infettano l’ambiente fin nelle viscere della terra. Una potenza assassina e suicida alimentata dall’uomo e che non risparmia nulla.
“Mercy, Mercy Me (The Ecology)” sembra perdere ogni speranza verso l’uomo, e si rivolge a un’entità più alta a cui supplicare la salvezza da una natura che è vita, e che non può diventare morte. “Quanti altri abusi da parte dell’uomo dovrà sopportare la Terra?”, si chiede Marvin Gaye. Un interrogativo disperato che l’umanità non ha ancora saputo, o forse voluto, risolvere.
Di seguito il testo completo e la traduzione di “Mercy, Mercy Me (The Ecology).
Mercy, Mercy Me (The Ecology) / Pietà, pieta di me (L’ecologia)
Woo ah mercy, mercy me / Pietà, pieta di me
Things ain’t what they used to be, no no / Le cose non sono più come una volta
Where did all the blues skies go? / Dove sono andati tutti i cieli blu?
Poison is the wind that blows / Il veleno è il vento che soffia
From the North, and South and East / Da Nord, da Sud e da Est
Woo ah mercy, mercy me Father / Pietà, pieta per me Padre
Things aint what they used to be, no no / Le cose non sono più come una volta
Oil wasted on the ocean and upon our seas / Petrolio disperse nell’oceano e nei nostril mari
Fish full of mercury / Pesci pieni di mercurio
Mercy, mercy me / Pietà, pieta per me
Things ain’t what they used to be, no no / Le cose non sono più come una volta
Radiation under ground and in the sky / Radiazioni sotto terra e nel cielo
Animals and birds who live nearby are dying / Gli animali e gli uccelli che ci vivono accanto stanno morendo
Oh Mercy, mercy me / Oh pieta, pietà per me
Things ain’t what they used to be / Le cose non vanno più come una volta
What about this overcrowded land? / Che ne sarà di questa terra sovraffollata?
How much more abuse from man can she stand? / Quanti altri abusi da parte dell’uomo dovrà sopportare?
My sweet Lord … No / Mio dolce Signore … No
My Lord … My sweet Lord / Mio Signore … Mio dolce Signore