Sempre più spiagge italiane diventano senza fumo. Dove si trovano, perché fanno bene alla salute e all’ambiente e quali Comuni vietano le sigarette.
Spiagge smoke-free: le spiagge senza fumo sono una realtà in continua espansione in Italia e in Europa. Con l’arrivo dell’estate 2025, cresce il numero dei Comuni che vietano il consumo di sigarette lungo i litorali, a tutela dell’ambiente marino e della salute dei bagnanti. Con ordinanze che mirano a ridurre l’abbandono dei mozziconi – tra i rifiuti più diffusi e inquinanti – e a garantire un’esperienza più sana e sostenibile per chi frequenta il mare. Ma dove si trovano le spiagge senza fumo? E quali benefici portano con sé?
Perché scegliere spiagge smoke-free? Impatto ambientale e salute pubblica
Ogni anno in Italia si stima che vengano dispersi nell’ambiente circa 14 miliardi di mozziconi di sigaretta, contenenti oltre 4.000 sostanze chimiche, molte delle quali tossiche o cancerogene.
Una sola cicca può inquinare fino a 1.000 litri d’acqua, oltre a essere facilmente ingerita da pesci, tartarughe, uccelli marini. La conseguenza? Danni agli ecosistemi, alla biodiversità e alla salute umana.
Sì, perché i divieti di fumo, oltre a limitare l’inquinamento, riducono il dannosissimo fumo passivo e promuovono comportamenti responsabili, diffondendo consapevolezza sul tema.
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L’Italia si muove: l’elenco delle spiagge senza fumo
Negli ultimi anni numerose località italiane hanno adottato ordinanze per vietare il fumo in spiaggia. Alcune hanno introdotto il divieto su tutto il litorale, altre hanno creato aree apposite per fumatori, lontane dalle zone gioco per bambini e dai punti più frequentati.
Ecco le principali spiagge italiane dove è vietato fumare:
- Veneto
– Bibione (dal 2014): prima spiaggia smoke-free d’Italia, con 8 km di divieto totale, tranne in aree attrezzate.
– Jesolo: divieto esteso e segnalato su tutto il litorale, in vigore anche nel 2025. - Liguria
Sanremo, Savona, Arenzano, Lerici, Porto Venere. Il Golfo dei Poeti è tra i primi esempi virtuosi. - Emilia-Romagna
Rimini, Cervia, Cesenatico, Ravenna: divieto di fumo in spiaggia con aree fumatori dedicate. Obbligo di posacenere portatile. - Marche
Pesaro, Sirolo, San Benedetto del Tronto: spiagge sensibili all’ambiente e alla salute pubblica. - Lazio
Ladispoli, Anzio, Latina, Ponza, Sperlonga, Gaeta, Torvaianica, Fiumicino: sempre più Comuni scelgono il mare senza plastica e senza mozziconi. - Abruzzo
Alba Adriatica: litorale plastic free e smoke-free, con controlli e campagne informative. - Puglia
Manduria, Porto Cesareo, e ora anche Castellaneta. - Sicilia
Capaci, Lampedusa, Linosa, Noto, Altavilla Milicia, Terrasini, Isola delle Femmine: ordinanze comunali con sanzioni fino a 500 euro per chi getta mozziconi. - Sardegna
Stintino, Olbia, Sassari. La Costa Smeralda è completamente libera dal fumo.
Il caso di Castellaneta: un modello da seguire
Dal 1° luglio al 30 settembre 2025, il Comune di Castellaneta (TA) ha introdotto il divieto di fumo su tutte le spiagge comunali, comprese le acque entro i 20 metri dalla riva. L’ordinanza, firmata dal Sindaco Giambattista Di Pippa, prevede sanzioni fino a 500 euro e punta a tutelare la salute pubblica e l’ambiente costiero.
Plastic Free Onlus ha definito l’iniziativa “una scelta coraggiosa, di civiltà e di responsabilità verso le future generazioni”. Secondo il referente pugliese Luigi Schifano, “la libertà di fumare non deve ricadere sulla salute altrui e sull’ambiente”. L’associazione ha inoltre rimosso quasi un milione di mozziconi dalle spiagge pugliesi solo nell’ultimo anno e mezzo, attraverso 29 clean-up volontari.
Castellaneta ha già annunciato una campagna di informazione e l’installazione di apposita segnaletica, oltre al rafforzamento dei controlli.
Anche la Francia vieta il fumo: spiagge, parchi e pensiline smoke-free
Dal 1° luglio 2025, anche la Francia ha adottato un provvedimento nazionale per vietare il fumo sulle spiagge, nei parchi pubblici, vicino alle scuole e alle fermate degli autobus. L’obiettivo, come dichiarato dalla ministra della Salute Catherine Vautrin, è quello di promuovere una “generazione smoke free” e tutelare i minori dal fumo passivo.
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Un esempio internazionale che conferma gli intenti alla base: ridurre l’esposizione al fumo, migliorare la qualità dell’aria e proteggere gli ambienti naturali.
L’importanza turistica delle spiagge senza fumo
Oltre alla tutela ambientale e sanitaria, le spiagge libere dal fumo favoriscono una maggiore qualità dell’esperienza turistica. Un ambiente pulito, privo di mozziconi e odore di sigarette, infatti, è più accogliente per famiglie, bambini e anziani.
Ben vengano, dunque, queste iniziative che- in coerenza con le politiche europee per la transizione ecologica e lo sviluppo sostenibile- coinvolgono le spiagge, gli spazi pubblici più frequentati dell’estate.
[Foto di Francesco Rasero per eHabitat.it]
