Le Bandiere Verdi 2025 premiano le spiagge italiane ideali per bambini secondo i pediatri. Ma i servizi sono tutto? Sicurezza, comodità e contatto con la natura come elementi complementari per un’esperienza equilibrata.
Con l’arrivo dell’estate, le famiglie italiane iniziano a pianificare le vacanze, e la scelta della spiaggia diventa cruciale. Anche quest’anno tornano protagoniste le Bandiere Verdi 2025, il riconoscimento assegnato dai pediatri italiani e stranieri alle località balneari considerate ideali per i bambini. In tutto sono 158: 150 in Italia e 8 all’estero, selezionate da 3.075 pediatri sulla base di criteri scientifici, medici ed esperienziali.
Bandiere Verdi 2025, la classifica
La Calabria si conferma regina delle Bandiere Verdi con 21 località, seguita da Sicilia (18) e Sardegna (16). I nuovi ingressi di quest’anno sono Baia Domizia (Caserta) e Paola (Cosenza).
Le Bandiere Verdi sono presenti in ogni regione italiana bagnata dal mare, da Grado in Friuli-Venezia Giulia a Santa Maria del Focallo in Sicilia, la più a sud.
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Criteri: sicurezza, accessibilità e servizi
Ma cosa rende “verde” una spiaggia? I requisiti sono specifici: fondale basso, mare pulito, sabbia fine, spazio tra gli ombrelloni per giocare, presenza di bagnini, punti ristoro e servizi igienici. In altre parole, una spiaggia deve garantire sicurezza, comodità e accessibilità, rispondendo ai bisogni dei più piccoli e delle famiglie, secondo una visione medica dello sviluppo psico-fisico del bambino.
I pediatri coinvolti nella selezione lavorano in modo indipendente e senza scopo di lucro. Ogni segnalazione è tracciabile e deve includere dati professionali del medico (laurea, specializzazione, iscrizione all’Ordine), per garantire trasparenza e autorevolezza.
Natura e crescita: serve sempre il “comfort”?
Una riflessione, tuttavia, è d’obbligo: solo le spiagge attrezzate con servizi possono essere considerate a misura di bambino? Partendo da questa domanda, le Bandiere Verdi 2025 non sono solo uno strumento utile per scegliere dove andare in vacanza con i più piccoli. Sono anche un invito a riflettere su che tipo di esperienza vogliamo regalare ai bambini: solo divertimento e comodità, o anche contatto con la natura e valori ambientali?
Fatta salva la sicurezza di base, frequentare spiagge meno attrezzate ma più naturali, lontane dal turismo di massa, può offrire infatti esperienze sensoriali e cognitive preziose. A volte bastano scogli da scalare, una pozza d’acqua da osservare, il fruscio della macchia mediterranea. Il mare, anche nella sua forma più selvaggia, può essere un laboratorio all’aperto per educare al rispetto dell’ambiente, alla pazienza, alla scoperta. Stimolando autonomia e senso di avventura.
Educare anche con i rifiuti?
Anche la poco auspicabile – ma non per questo meno reale- presenza dei rifiuti in spiaggia può peraltro trasformarsi in un’occasione educativa. Sempre più famiglie approfittano, infatti, di queste spiacevoli situazioni per coinvolgere i bambini nella pulizia, spiegando loro l’importanza della cura del mare e dell’impatto delle azioni umane sull’ambiente. Un gesto semplice, che insegna a trasformare in pratica valori come responsabilità e consapevolezza.
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Le Bandiere Verdi restano, quindi, un importante punto di riferimento per chi cerca luoghi sicuri e comodi per una vacanza in famiglia. A partire da ciò, ogni genitore potrà scegliere l’esperienza che reputa più congeniale per sé, i propri figli, le proprie priorità e necessità.
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