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Autostrada delle api, un progetto a tutela della biodiversità

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Autostrada delle api, un progetto a tutela della biodiversità ultima modifica: 2022-12-27T07:29:23+01:00 da Marco Grilli
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L’autostrada delle api è un progetto a tutela della biodiversità che mira a creare un corridoio ecologico per le api e altri impollinatori

Le api e gli altri insetti impollinatori sono essenziali per la vita sulla Terra ma oggi altamente in pericolo. Un interessante progetto di educazione ambientale e a tutela della biodiversità, Autostrada delle api, punta a creare un corridoio ecologico che possa attirare, nutrire e proteggere questi importanti insetti.

L’importanza degli insetti impollinatori e i fattori che li minacciano

Le api e gli altri insetti impollinatori svolgono un ruolo fondamentale per gli ecosistemi. Un terzo del cibo che giunge sulle nostre tavole dipende dalla loro preziosa opera di impollinazione, solo per restare in Europa, parliamo di oltre 4mila tipi di verdure. Negli ultimi 50 anni la produzione agricola è cresciuta del 30% proprio grazie agli impollinatori. Solo le api domestiche e selvatiche sono responsabili di circa il 70% dell’impollinazione di tutte le specie vegetali della Terra, mentre altre stime di studi scientifici rivelano che la riproduzione sessuale dell’87,5% delle piante selvatiche in fiore dipende almeno in parte dall’impollinazione animale.

A tali rilevanti numeri se ne contrappongono purtroppo altri che non possono farci restare tranquilli. I cambiamenti climatici, l’agricoltura industriale sempre più dipendente dai pesticidi, la diffusione di malattie e parassiti, le monocolture e la riduzione degli habitat minacciano oggi duramente la sopravvivenza degli impollinatori, tanto che oltre il 40% delle specie di invertebrati che garantiscono l’impollinazione sono considerati a rischio.

Apicoltura e siccità, effetti disastrosi per le api

In Europa il 9,2% delle specie di api rischiano l’estinzione, eppure questi insetti vitali per la produzione alimentare e per l’ambiente devono essere assolutamente difesi anche per ragioni economiche, basti pensare che l’impollinazione artificiale, così lenta è difficoltosa, costerebbe ben 265 miliardi di euro all’anno. Passi in avanti a livello europeo sono stati fatti nel 2018 con il bando permanente di tre neonicotinoidi particolarmente nocivi per le api, ma la battaglia per la difesa di questi insetti è ancora lunga.

Giornata Mondiale delle Api, specie fondamentale per l’ecosistema

Il progetto Autostrada per le api

Il progetto Autostrada per le api nasce da “una comunità eterogenea di persone, associazioni, enti locali, imprese, che lavora per far crescere attivamente il senso di appartenenza e di interconnessione con l’ambiente che ci circonda. Il nostro obiettivo prioritario è portare l’attenzione sulla biodiversità che si sta fortemente riducendo e muovere le nostre azioni per potenziarla”, si legge sul sito.

Rowan Atkinson, le statue raffiguranti l’attore per incoraggiare i britannici a difendere le api

L’idea di base è quella di fare rete per promuovere pratiche agricole meno impattanti e nuove modalità d’intervento sul verde pubblico. Tradotto in pratica, questo progetto di educazione ambientale che si richiama al rispetto dell’articolo 9 della Costituzione e alla realizzazione di alcuni obiettivi dell’Agenda 2030, tira fuori pure un aspetto ludico-competitivo per creare un corridoio ecologico composto da stazioni di sosta, piccoli habitat, giardini pubblici o privati, dove fiori e piante mellifere possono attirare e nutrire gli impollinatori selvatici diurni e notturni. Nella mente degli ideatori l’autostrada non è di catrame ma è piuttosto un percorso verde lungo tutto il territorio, arricchito ogni 250 metri da stazioni di polline poste su tetti, balconi, prati e aiuole.

Il merito di questo interessante progetto Made in Piemonte si deve agli enti capofila, ovvero il Comune di Fiano (TO) e l’Istituto comprensorio della stessa città. Oggi la rete dell’Autostrada delle api si è allargata fino a comprendere 14 Comuni e quattro Istituti scolastici e collabora con il Parco naturale La Mandria, ATA ambiente, il Dipartimento di Scienze agrarie, forestali e alimentari dell’Università di Torino, Casacomune del gruppo Abele, Slow Food Comunità degli impollinatori, Dalla Stessa Parte, AsFo La Chiara, Capt Torino e BeeMaps.

Il sito del progetto fornisce schede, idee e progetti per l’educazione ambientale a scuola, interessanti approfondimenti per gli apicoltori e semplici appassionati, l’angolo dell’esperto per la risposta a qualunque quesito e per ogni notizia utile sugli impollinatori, oltre a documenti rivolti a Comuni e associazioni riguardanti le tecniche di diserbo delle aree pubbliche, le essenze nettarifere e le buone pratiche a difesa degli impollinatori selvatici.

Tra quest’ultime, ci limitiamo a citare la diminuzione della frequenza dello sfalcio nelle aree verdi pubbliche, il rispetto dei periodi di fioritura laddove vengono seminate essenze mellifere, il divieto del diserbo chimico nelle aree in prossimità del progetto, il non utilizzo dei prodotti antizanzara adulticida, la necessità di non concentrare le oasi fiorite in posizioni di forte traffico veicolare e il posizionamento di siepi autoctone portanti fiori melliferi lungo le ciclabili o in aree a basso o nullo traffico veicolare.

Tutti possono far qualcosa per quest’autostrada verde, dai semplici cittadini che possono creare nuove superfici rivitalizzando il prato rasato con fiori selvatici, lasciando crescere la cicoria selvatica o mettendo un vaso di campanule sul balcone,  a un istituto scolastico che può proporre attività didattiche quali la realizzazione di un orto o di una stazione di sosta per api o affini, fino agli enti pubblici che possono aderire al progetto, contribuire a svilupparlo e sponsorizzarlo, e alle associazioni, agli apicoltori e agli agricoltori naturalisti, chiamati a suggerire la semina delle piante e dei fiori migliori per ogni stagione, incoraggiare la salvaguardia di zone incolte e segnalare criticità.

Oggi il progetto, nato a Fiano ufficialmente il 23 luglio 2020 e guidato da Andrea Beretta, parte da Usseglio nelle valli di Lanzo, attraversa il parco La Mandria e la reggia di Venaria, fino ad arrivare a Stupinigi. Un lavoro meritorio per le api e per il nostro futuro, perché, come ricorda la World biodiversity association: “No bees, no parties”!

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Laureato in Lettere moderne, giornalista pubblicista e ricercatore in storia contemporanea, è consigliere dell’Istituto storico grossetano della Resistenza e dell’Età contemporanea. Nei suoi studi si è occupato di Resistenza, stragi nazifasciste e fascismi locali, tra le sue pubblicazioni il volume “Per noi il tempo s’è fermato all’alba. Storia dei martiri d’Istia”. Da sempre appassionato di tematiche ambientali, ha collaborato con varie testate online che trattano tali aspetti. Vegetariano, ama gli animali e la natura, si sposta rigorosamente in mountain bike, tra i suoi hobby la corsa (e lo sport in generale), il cinema, la lettura, andar per mostre e la musica rock.

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