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Cosmetici europei testati sugli animali nonostante il divieto

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Cosmetici europei testati sugli animali nonostante il divieto ultima modifica: 2021-09-10T06:33:37+02:00 da Carla Clúa Alcón
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Uno studio rivela che alcuni prodotti cosmetici europei contengono componenti testati su animali nonostante il divieto comunitario, ecco perchè

Creme per il corpo, balsami, deodoranti… Molti dei prodotti cosmetici che compriamo nei supermercati continuano ad essere testati sugli animali nonostante esista un divieto europeo da anni. Questa la conclusione di uno studio condotto dall’Università di Konstanz (Germania) dopo aver constatato che il problema principale risiede nella contraddizione di due normative comunitarie.

Gli ingredienti cosmetici europei sono disciplinati da due regolamenti in conflitto. Da una parte, il Regolamento CE 1223/2009 che vieta i test in vivo su animali per realizzare le valutazioni della sicurezza dei prodotti, sia su quelli finali che sugli ingredienti. In questo senso, topi, conigli o altre specie non possono essere utilizzati per sperimentare questi tipi di prodotti.

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Dall’altra parte e in netto contrasto il Regolamento REACH, la Registrazione, valutazione, autorizzazione e restrizione delle sostanze chimiche. Questa normativa è stata adottata nel 2007 per migliorare la protezione della salute umana nei confronti delle sostanze chimiche e può imporre test su animali in base ai suoi requisiti.

Questo vuol dire che, anche se molte volte si utilizzano metodi alternativi per valutare i prodotti, alcune aziende sono costrette eseguire test sugli animali per soddisfare i requisiti REACH per i dati sulla tossicità e sulla sicurezza dei lavoratori. Talvolta i metodi alternativi sono respinti e giudicati come insufficienti  richiedendo nuovi test in vivo.

Dopo aver analizzato il database di REACH, gli studiosi hanno scoperto che di 419 ingredienti utilizzati nei cosmetici, 63 hanno subito un test in vivo. Una percentuale che suscita sia ottimismo che preoccupazione.

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La revisione dei dossier conferma che i test sugli animali sono diminuiti drasticamente dopo il 2009, quando è entrato in vigore il primo divieto europeo. Tuttavia, la metodologia non è scomparsa neanche nel 2013, quando è entrato in vigore il divieto definitivo. Le tendenze mostrano una continua sperimentazione sugli animali per soddisfare le richieste di REACH e questo è probabile che continui.

Il conflitto tra REACH e il regolamento europeo sui cosmetici pone un serio dilemma per tutti i segmenti dell’industria cosmetica. Rappresenta un problema per i produttori, in quanto possono essere legalmente obbligati a condurre questi test; per i marchi di cosmetici, poiché non possono identificare facilmente i test REACH nella catena di approvvigionamento; e, infine, per i consumatori, che non possono avere la certezza del fatto che un prodotto dell’UE non abbia utilizzato animali per la sperimentazione.

Una maggiore trasparenza sui test e uno sforzo dalle parti impegnate potrebbe aiutare l’industria a liberarsi definitivamente dai test e contribuire a mantenere la fiducia dei consumatori”, conclude lo studio.

Cosmetici europei testati sugli animali nonostante il divieto ultima modifica: 2021-09-10T06:33:37+02:00 da Carla Clúa Alcón
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Cosmetici europei testati sugli animali nonostante il divieto ultima modifica: 2021-09-10T06:33:37+02:00 da Carla Clúa Alcón

Laureata in giornalismo, vive a cavallo tra l'Italia e la Spagna. Nata nel 1996 a Tarragona (Catalogna), sta conseguendo una Laurea Magistrale in Scienze Internazionali all'Università di Torino. Ha lavorato in diversi media spagnoli, televisione, radio e giornali. Le sue passioni sono viaggiare, scrivere, conoscere la politica e imparare le lingue –ne parla sei!-. Amante del buon cibo, è sempre alla ricerca del sole e del mare.

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