Congo, l’ambasciatore Luca Attanasio, il carabiniere Vittorio Iacovacci e l’autista Mustapha Milambo muoiono tragicamente in un agguato.
In Congo, l’ambasciatore italiano Luca Attanasio, Vittorio Iacovacci, il carabiniere della sua scorta, e Mustapha Milambo, l’autista, sono stati uccisi in seguito ad un attacco contro un convoglio delle Nazioni Unite.
L’ambasciatore e il carabiniere stavano viaggiando con due vetture per una missione del World Food Programme.
Erano diretti a Rutshuru per visitare una scuola inserita, per l’appunto, in un progetto contro la malnutrizione del Programma alimentare mondiale.
A bordo, c’erano sette persone. Le autorità avevano autorizzato il viaggio senza scorta armata, ritenendo che la strada fosse sicura.
Alle 10.15, le due vetture sono state costrette a fermarsi, a causa di un’imboscata, a circa 15 km da Goma. Un commando di 6 uomini ha aperto il fuoco, prima con dei colpi d’avvertimento, poi uccidendo l’autista.
Secondo le ricostruzioni, Attanasio e Iacovacci sono stati portati nella foresta.
Una volta scattato l’allarme, una pattuglia dell’Istituto congolese per la conservazione della natura e un’unità dell’esercito, sono giunte in soccorso delle vittime.
Durante lo scontro a fuoco con i ranger del Virunga, gli assalitori hanno sparato all’ambasciatore e sono scappati portando con sé Iacovacci. Dopo un chilometro e mezzo circa è stato ucciso anche il carabiniere. Altre quattro persone, invece, sono state rapite, di cui una, fortunatamente, è stata liberata.
L’ambasciatore è stato trasportato d’urgenza all’ospedale di Goma, dove è deceduto all’età di 44 anni. Il carabiniere, invece, aveva 30 anni.
Diverse milizie armate operano nell’area del parco nazionale di Virunga, mietendo sempre più vittime.
I ranger, che controllano il parco nazionale, purtroppo, non sono nuovi a drammi di questo genere.
Basti pensare che, negli ultimi 20 anni, per difendere il parco sono morte quasi 200 persone.
Parco Nazionale di Virunga, uccisi sei ranger in un’imboscata
6 ranger sono deceduti in un’imboscata lo scorso gennaio. Ad aprile 2020, invece, un attacco portò alla morte di 16 persone.
[Foto di copertina: https://www.facebook.com/zakia.seddiki.5]
